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21 Mag 2015
Il 13 maggio 2015, i giudici della Corte hanno depositato l'ordinanza sulla legittimità costituzionale dell'articolo 83bis della Legge 133/2008 che istituiva i costi minimi dell'autotrasporto, ritenendo inammissibile il ricorso presentato.
La decisione della Corte arriva dopo l'abolizione dei costi minimi imposta dalla Legge di Stabilità 2015, provocata dalla sentenza della Corte di Giustizia Europa dello scorso 4 ottobre. In teoria, quindi, questa ordinanza sarebbe inutile, ma in realtà serve per le cause ancora in corso per il recupero dei costi minimi quando erano ancora in vigore. D'altra parte, lo stesso ricorso deriva proprio da due di tali cause nei Tribunali di Lucca e Trento. In questi casi, l'illegittimità dell'articolo 83bis è stata invocata dai legali dei committenti.
L'ordinanza stabilisce che questi ricorsi non sono ammissibili, quindi che l'articolo 83bis non viola la Costituzione. Però, la Corte Costituzionale prende atto della decisione della Corte Europea che non ritiene che i costi minimi influiscano sulla sicurezza stradale e che quindi li ritiene in contrasto con le norme comunitarie. Al termine dell'ordinanza, la Corte Costituzionale rinvia gli atti ai Tribunali di Trento e Lucca, che dovranno prendere una loro decisione autonoma. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE - TRASPORTO EUROPA