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18 Lug 2014
“E’ una giornata importante, la aspettavo da tempo. Per la prima volta un passo in avanti per sancire la presenza del reato di omicidio stradale nel codice”. E’ il primo commento del vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, dopo che la IX Commissione alla Camera ha licenziato ieri la legge delega sulla riforma del codice della strada - la cui modifica è sul tavolo di Nencini - e l’emendamento dove si fa riferimento al reato di omicidio stradale. “La commissione ha fatto un buon lavoro e ha risposto subito alle esigenze di ‘velocità’ del governo. Ringrazio il presidente Meta e il relatore Gandolfi”- ha proseguito Nencini. “Non c’è più tempo da perdere” – ha detto Il vice ministro. "Ci sono questioni urgenti che non possono essere rimandate. Questioni che stanno nel cuore degli italiani e di quelle famiglie che hanno perso un parente a causa di persone che si sono messe alla guida violando le norme del codice della strada. Abbiamo previsto l’ergastolo della patente. Non guidi più”- ha concluso Nencini.
L’emendamento licenziato dalla commissione, a cui fa riferimento Nencini, prevede che: "nel caso in cui il conducente cagioni la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, la definizione - recita l'emendamento - anche in coerenza con eventuali modifiche del codice penale che introducano il reato di “omicidio stradale”, delle condizioni del conducente stesso ovvero delle tipologie di violazioni in presenza delle quali saranno previste le sanzioni amministrative accessorie della revoca della patente e dell’inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato.”