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28 Feb 2014
Sardegna amara per l’appena riconfermato Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Dopo quella di Cagliari (S2S n.49/2013), infatti, anche la Procura di Tempio ha inviato un avviso di garanzia a Maurizio Lupi. A rivelarlo è stata questa mattina La Nuova Sardegna, spiegando che, come nel caso cagliaritano, è stata la nomina di Fedele Sanciu, anch’egli indagato per concorso in abuso in atti d’ufficio, a commissario dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna a mettere nei guai il Ministro. Secondo diversi esposti giunti in Procura, Sanciu, come l’ormai ex collega Piergiorgio Massidda a Cagliari non avrebbe titoli né competenze per ricoprire l’incarico, che, affidatogli a settembre, è peraltro in scadenza (S2S n.34/2013).
Come per il caso cagliaritano, anche a Tempio la procedura sarà lunga: gli atti preliminari del procedimento devono essere inviati a Roma. Quindi i tre giudici del distretto sardo avranno il compito di esaminare gli atti e di indagare. Alla conclusione dell'inchiesta - che può durare al massimo novanta giorni - se dovessero emergere elementi d'accusa nei confronti del ministro, gli atti andranno ancora a Roma per essere sottoposti alla valutazione del Senato. Difficile a quel punto prevedere i tempi delle conclusioni: il parlamento non ha vincoli insuperabili e in genere si esprime dopo mesi e in qualche caso dopo anni di distanza. Solo in presenza di un eventuale ok di palazzo Madama il fascicolo ritornerà a Tempio: a quel punto sarà il tribunale ordinario della Gallura a giudicare il ministro.
Fonte: SHIP TO SHORE