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27 Feb 2014
Dogane e Uirnet avviano una rete di controllo telematica che rende più veloci i controlli doganali ai container sbarcati del porto, così da poterli inviare immediatamente nell'area intermodale di Santo Stefano Magra, liberando spazio all'interno dello scalo marittimo. Partito anche lo sdoganamento in mare.
In pratica, il porto apre un "corridoio controllato" con la sua zona retroportuale, aumentando la ricettività delle banchine perché riduce il tempo di stazionamento dei container provocato dai controlli doganali. Il trasporto dei contenitori da controllare dal porto a Santo Stefano Magra avviene con camion tracciati, che devono percorrere un itinerario definito. Se il veicolo esce da tale percorso, viene inviato un allarme. Il retroporto diventa così il luogo fisico in cui si svolgerà il dialogo telematico tra tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di sdoganamento. Sempre qua funzionerà il nuovo scanner dell'Agenzia delle Dogane.
Il 20 febbraio 2014 è iniziata anche la procedura sperimentale per lo sdoganamento in mare delle merci provenienti dai Paesi extraeuropei. Gli spedizionieri autorizzati dalle Dogane possono avviare le pratiche mentre le spedizioni sono ancora in navigazione verso il porto. La procedura avviene attraverso il monitoraggio satellitare delle navi da parte della Capitaneria di Porto, che "aggancerà" i cargo dopo che hanno varcato gli stretti del Mediterraneo e li monitorerà sino all'arrivo in porto. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE - TRASPORTO EUROPA