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17 Gen 2014
Secondo il Bimco, quest'anno dovrebbe avverarsi la tanto attesa inversione di tendenza dello shipping. Lo sostiene l'analisi macroeconomica contenuta nel documento "Reflections 2014", pubblicato dall'organismo internazionale che si occupa di trasporto marittimo. Lo studio sottolinea il costante miglioramento dello scenario economico globale, che sta rendendo più rosei anche i fondamentali e le previsioni del trasporto marittimo di merci.
A trainare la ripresa sembrano essere di nuovo le economie più mature, mentre i Paesi emergenti fanno segnare rallentamenti nei tassi di crescita. La Cina si sta preparando a un atterraggio morbido con un Pil positivo "solo" del 7,3%, mentre il rilancio del Giappone è affidato alle iniziative economiche del programma Abenomics, che mira a ridurre l'inflazione e a far ripartire il Pil. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, scrive il Bimco, il PIL mondiale crescerà nel 2014 del 3,6%, toccando i massimi degli ultimi tre anni e anche l'Europa uscirà lentamente dagli abissi.
Gli elementi trainanti degli Stati Uniti saranno la forte domanda dei consumatori e l'elevata produzione petrolifera, che alimenteranno la domanda di trasporto su navi cisterna e portacontainer. La crescita economica dei Paesi in via di sviluppo sarà quest'anno del 5,1%. Tutti segnali positivi, dunque, per lo shipping internazionale, che quest'anno vedrà crollare notevolmente il numero di nuove consegne (con l'eccezione per il segmento delle navi cisterna).
Sugli armatori rimane la spada di Damocle dell'eccesso di offerta, che in parte sta smaltendosi, anche se le tentazioni da parte dei cantieri navali sono sempre in agguato sotto forma di forti sconti e prezzi da saldo per chi può investire. Il Bimco, però, sottolinea come pare non esista scarsità di risorse finanziarie perché, nonostante si sia ridotto all'osso il credito bancario tradizionale, sono nel frattempo emerse nuove forme di finanziamento (soprattutto private equity e bond).
Nel 2014, l'offerta di stiva sul mercato dry bulk crescerà del 4,4%, mentre la domanda salirà ancora, grazie alla Cina, del 4,5-6% trainata dalle major bulk (soprattutto minerali di ferro, carbone e grano). Ma rovineranno la festa le nuove costruzioni ordinate negli ultimi anni, che potrebbero rallentare questo trend di ripresa.
Molti addetti ai lavori ritengono che il mercato delle product tanker sarà il primo a far sorridere gli armatori, anche se l'offerta di navi cisterna porta prodotti raffinati salirà del 4% nei prossimi dodici mesi, mentre quella delle petroliere è prevista attestarsi al 2,9%. Come noto, a rivoluzionare le dinamiche delle rotte mondiali di petroliere e navi cisterna saranno la shale oil statunitense e la delocalizzazione dei maggiori centri di raffinazione in Medio Oriente. Interessante sarà vedere, sottolinea la relazione di Bimco, la strategia di diversificazione negli approvvigionamenti avviata dalla Cina, che sempre più si rivolge all'Africa occidentale al Sud America, aumentando la lunghezza delle rotte.
Volatilità dei noli ed economia di scala saranno le parole d'ordine anche nel 2014 per il segmento container, la cui l'offerta di stiva è prevista in crescita del 5,7%, anche se usciranno progressivamente di scena le navi di piccola taglia. A livello economico, i trend di crescita più interessanti sono attesi sulle rotte secondarie, in particolare lungo le direttrici Nord-Sud e nel mercato interasiatico. Leggi tutta la notizia
Fonte: TE - TRASPORTO EUROPA