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16 Gen 2014
Ieri, 15 gennaio 2014, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha incontrato presso il ministero Fabrizio Palenzona e Giovanni Castellucci, presidente e vicepresidente di Aiscat (associazione delle concessionarie autostradali) ai quali ha chiesto, a nome del governo, agevolazioni tariffarie del 20 per cento per i pendolari su tutta la rete autostradale, urgendo una risposta in tempi brevi in modo da poter rendere operativa una eventuale risposta positiva entro i primi giorni di febbraio.
Sulla vicenda il ministro ha precisato
Quella del ministero è stata un’azione puntuale, rigida e severa nel controllo di ogni singola richiesta delle concessionarie e nell’applicazione delle regole, che si basano su tre principi: 1. l’adeguamento del tasso di inflazione; 2. la verifica degli investimenti effettivamente eseguiti ed effettivamente contabilizzati. Nel 2013 gli investimenti sulla rete autostradale sono stati di oltre 2 miliardi di euro (2.031 milioni), il 30% del totale di investimenti in infrastrutture del Paese; 3. Il fattore di riequilibrio con la domanda, quello dal 2008 al 2013 è il primo quinquiennio in cui il traffico è costantemente sceso.
Le categorie su cui pesa maggiormente l’impatto degli aumenti sono due: gli autotrasportatori e i pendolari. Per gli autotrasportatori è aperto da tempo un tavolo con il sottosegretario Rocco Girlanda, e già oggi ci sono stati incontri nei quali è stato affrontato il problema.
Abbiamo individuato i “pendolari” in base a tre criteri: il viaggio da punto a punto (da un casello all’altro che vanno indicati), la frequenza della percorrenza di questa tratta (chi va al lavoro 5 giorni alla settimana fa 20 viaggi di andata e ritorno al mese, 40 volte la tratta indicata), la lunghezza delle tratta percorsa (sino a un massimo di 50 km per tratta, essendo la percorrenza media sulle nostre autostrade di 40 km).
A queste persone chiedo che venga riconosciuta una forma di “abbonamento” con una agevolazione tariffaria del 20%, e con una modulazione progressiva a scendere al variare del numero dei viaggi sino a una soglia minima da concordare (chi fa ad esempio 30 viaggi godrà di una agevolazione minore del 20%, per chi ne fa 20 l’agevolazione scenderà ulteriormente, eccetera).
In un momento difficile come questo si tratta di un importante segnale di aiuto a chi per lavoro o studio deve spostarsi quotidianamente. Ed è un segnale che vogliamo dare indipendentemente dal resto del lavoro che dovremo fare sugli aspetti regolatori delle tariffe. E’ un segnale che vogliamo e dobbiamo dare in fretta, attendiamo dal sistema autostradale una risposta tecnicamente verificata per l’inizio di settimana prossima, in modo da poter essere operativi per i primi di febbraio.
Aggiungo a margine che il non rispettare i patti in essere avrebbe messo a rischio tutto il sistema. Soprattutto avremmo messo a rischio gli importanti investimenti che stiamo facendo in infrastrutture, cito ad esempio solo la TEEM (tangenziale esterna est di Milano) e l’autostrada BreBeMi, decisive per il successo di Expo 2015 e per le quali è stato appena chiuso il closing finanziario.