Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il Decreto Direttoriale n.319 del 30 ottobre 2025, disponibile sia sul sito istituzionale che su quello del RENTRI (Registro Elettronico Nazionale di Tracciabilità dei Rifiuti).
L’obiettivo è permettere alle aziende iscritte di continuare ad operare anche in caso di indisponibilità temporanea del sistema informatico, assicurando così la continuità dei flussi operativi e la corretta tracciabilità dei rifiuti.
Gestione dei blocchi programmati e imprevisti
Il decreto distingue due tipologie di indisponibilità:
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programmata, quando i servizi vengono sospesi per aggiornamenti o manutenzione;
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non programmata, dovuta a guasti o malfunzionamenti tecnici.
In entrambe le situazioni, le imprese devono attivare le modalità operative di sicurezza indicate nell’allegato 1 del decreto, così da garantire la registrazione manuale delle operazioni e la successiva sincronizzazione dei dati.
Le procedure per le imprese di autotrasporto
Per le imprese del settore autotrasporto, le linee guida prevedono alcuni passaggi obbligati:
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verificare che l’indisponibilità del sistema sia segnalata ufficialmente dal portale RENTRI o dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
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applicare le modalità di sicurezza: uso di formulari cartacei, registrazioni manuali, trasmissione via PEC o consegna diretta;
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annotare date e riferimenti delle operazioni durante il periodo di blocco;
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aggiornare i dati entro il primo giorno successivo al ripristino del sistema.
Tutta la documentazione prodotta durante l’interruzione deve essere conservata per eventuali controlli futuri.
Digitalizzazione logistica e sicurezza dei dati ambientali
L’introduzione del RENTRI rappresenta un passo decisivo nel processo di digitalizzazione logistica e di automazione della gestione ambientale.
Il sistema digitale garantisce maggiore trasparenza, tracciabilità e riduzione del rischio di errori nella gestione dei formulari e delle dichiarazioni.
Il Decreto Direttoriale consolida dunque un approccio operativo moderno e conforme agli standard europei in materia di sostenibilità e digital governance.
Fonte: Assotir






