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Emissioni CO2 nella carta di circolazione dei mezzi pesanti il MIT aggiorna la normativa TRANSPORTONLINE

Emissioni CO2 nella carta di circolazione dei mezzi pesanti: il MIT aggiorna la normativa

Un nuovo decreto del MIT impone l’inserimento dei dati sulle emissioni CO2 nei documenti di immatricolazione dei veicoli pesanti

Dal 2025, la carta di circolazione dei veicoli pesanti dovrà contenere anche le emissioni di CO2. È quanto stabilisce il Decreto del MIT del 2 luglio 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 168 del 22 luglio 2025.

Il provvedimento aggiorna il Decreto 14 febbraio 2000, recependo la Direttiva UE 2022/362, che mira a rendere più equa e sostenibile la tassazione per l’uso delle infrastrutture stradali da parte dei mezzi pesanti.

Cosa cambia nella carta di circolazione

Il decreto introduce modifiche al documento di immatricolazione dei camion e mezzi pesanti, in particolare:

  • Inserimento di un nuovo campo V.10, che riporterà la classe di emissione di CO2 determinata al momento della prima immatricolazione;

  • Obbligo di indicare i valori di emissioni CO2 presenti nel COC (certificato di conformità);

  • Rilevanza diretta per fini fiscali, ambientali e di gestione dei pedaggi.

Questa modifica interessa nuove immatricolazioni e, con successivi aggiornamenti, potrà estendersi anche al parco veicoli già circolante.

L’adeguamento alla direttiva UE 2022/362

Il decreto rientra nel più ampio processo di adeguamento alla Direttiva UE 2022/362, che disciplina i canoni e pedaggi stradali in base alle prestazioni ambientali dei veicoli. L’obiettivo è:

  • Incentivare l’acquisto di mezzi meno inquinanti;

  • Premiare la riduzione delle emissioni CO2 nel trasporto su gomma;

  • Migliorare la trasparenza nei sistemi di tassazione infrastrutturale.

Prossimi passi per gli aggiornamenti dei veicoli già in circolazione

Per i veicoli già immatricolati, le modalità di aggiornamento dei documenti di circolazione saranno stabilite con un provvedimento della Direzione Generale della Motorizzazione.

Il MIT chiarisce che verranno definite procedure specifiche per integrare i nuovi dati anche nei documenti già emessi, favorendo una transizione digitale e ambientale graduale ma efficace.

Il decreto MIT del 2 luglio 2025 segna un passo importante verso una mobilità sostenibile e una maggiore tracciabilità ambientale nel settore del trasporto merci. L’inserimento delle emissioni CO2 nella carta di circolazione dei mezzi pesanti rappresenta uno strumento strategico per orientare le politiche fiscali e di infrastruttura verso veicoli a basse emissioni.

Fonte: ASSOTIR

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