Gli armatori europei apprezzano l’approccio della Commissione Europea al tema del monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica prodotte dalle navi, ma chiedono che vengano valutate attentamente misure che potrebbero avere un accentuato impatto sull’attività del settore.
Secondo l’European Community Shipowners’ Associations (ECSA), la proposta di regolamento sul monitoraggio, comunicazione e verifica (MRV) delle emissioni di CO2 per il trasporto marittimo, che è stata presentata venerdì scorso dalla Commissione Europea, rappresenta un «contributo verso la ricerca di una soluzione globale più appropriata per il monitoraggio del CO2 prodotto dal trasporto marittimo internazionale». «Ne consegue quindi – ha specificato il segretario generale dell’associazione armatoriale europea, Alfons Guinier – che eventuali requisiti obbligatori circa lo MRV per il settore dei trasporti marittimi internazionali debbano essere concordati a livello di International Maritime Organization, in quanto questo è l’unico modo di assicurare un sistema globale armonizzato. ECSA – ha sottolineato Guinier – apprezza che la Commissione stia seguendo questa linea di pensiero».
Secondo l’ECSA, «qualsiasi sistema MRV deve essere accurato, semplice, economico e – ha evidenziato l’associazione – basato esclusivamente sul consumo di carburante delle navi».
«Anche se la proposta di regolamento dovrebbe essere di carattere generico – ha rilevato inoltre l’associazione – sono stati inclusi alcuni dettagli che si sono rivelati essere sensibili nel corso delle discussioni con il settore e di conseguenza necessitano di ulteriori valutazioni». A tal proposito ECSA si è dichiarata «pronta a svolgere un ruolo costruttivo nelle prossime discussioni sulle specifiche di un sistema MRV per il trasporto marittimo internazionale. Tuttavia, una volta che lo scopo e la metodologia di raccolta dei dati saranno stati chiariti – ha concluso l’associazione – ci si deve assicurare che le realtà e gli aspetti pratici del settore del trasporto marittimo vengano presi in considerazione e che il sistema sia praticabile sia per l’industria che per le autorità».
Fonte: INFORMARE