Entro il 27 febbraio 2012 l’Italia dovrà recepire la direttiva Ue sugli Intelligent Transport Systems. L’Associazione nazionale per la telematica per i trasporti e la sicurezza ha consegnato al ministero dei Trasporti un position paper che individua le azioni chiave per accelerare la messa in opera di tecnologie e servizi.
‘La Direttiva Its (Intelligent transport systems, ndr) rappresenta una vera opportunità per il settore e per l’intera rete nazionale dei trasporti. Gli Its sono lo strumento che consente di rendere il nostro sistema più efficiente e più sicuro: hanno un impatto determinante sull’agevolezza degli spostamenti delle persone e delle merci e quindi per la produttività e competitività del nostro Paese’. E’ quanto sottolinea Rossella Panero, presidente di Tts Italia in vista di due importanti appuntamenti per il settore delle tecnologie legate alla mobilità: entro il prossimo 27 febbraio infatti l’Italia dovrà recepire una direttiva sugli ITS (Intelligent Transportation Systems), mentre entro il prossimo agosto il nostro paese è chiamato a presentare a Bruxelles il piano nazionale degli Its.
L’associazione nazionale per la telematica per i trasporti e la sicurezza consegnato al Ministero dei Trasporti un Position Paper – realizzato con il contributo di Club Italia.
Quattro le aree prioritarie per sviluppare il mercato delle tecnologie legate ai trasporti. In primis, occorre potenziare l’informazione su tutte le modalità dei trasporti. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto rendendo obbligatoria la raccolta dei dati di traffico a carico dei gestori delle infrastrutture che avrebbero anche l’obbligo di renderli pubblici (non necessariamente a titolo gratuito). Il Ministero dei Trasporti sarebbe chiamato all’istituzione di veri e propri hub territoriali con il compito di sorvegliare anche sull’attendibilità dei dati raccolti.
La seconda indicazione riguarda l’uso obbligatorio dei sistemi di monitoraggio del trasporto passeggeri e merci (in particolare per quelle pericolose). Un’attenzione che consentirebbe di sviluppare una serie di servizi utilissimi per l’utenza che vanno dalla bigliettazione elettronica al controllo dello stato del mezzo o del carico. Il terzo step è legato agli Its per la sicurezza: il consiglio è quello di incrementare, sull’esempio di altri Paesi, la diffusione, anche in after market, di dispositivi per la limitazione della velocità, il controllo del tasso alcolemico dell’autista, i cosiddetti ‘sistemi cooperativi’, ovvero dialoganti con l’infrastruttura per avere informazioni utili alla conduzione del mezzo in particolari situazioni, come per esempio le chiamate di emergenza (eCall).
Infine, il collegamento tra veicoli e infrastrutture dovrebbe far nascere il concetto di infrastruttura tecnologica anche in fase di progettazione ed esecuzione di nuove realtà.
Fonte: CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI.IT
