Come sono cambiate e stanno cambiando le esigenze nel vostro settore per quel che riguarda la logistica ed il trasporto delle merci?
Negli ultimi anni, il settore della logistica e dei trasporti ha vissuto una trasformazione culturale significativa. Non viene più percepito come una semplice funzione di supporto o un centro di costo da contenere, ma come un elemento centrale nella strategia aziendale. La capacità di gestire in modo efficiente le attività logistiche incide direttamente sulla customer experience e può diventare un vero e proprio driver di crescita. Oggi, le imprese cercano sistemi in grado di gestire la complessità della supply chain e trasformarla in un vantaggio competitivo, con soluzioni orientate alla flessibilità, alla tracciabilità e all’integrazione tra i vari attori della filiera.
Tra le diverse innovazioni tecnologiche “hardware” e “software” a disposizione per la gestione della supply chain quali sono le più interessanti?
Il progresso tecnologico nel settore ha visto un’evoluzione marcata soprattutto sul versante software. Nei magazzini, i sistemi WMS (Warehouse Management System) sono ormai maturi e spesso rappresentano la terza o quarta generazione di soluzioni implementate. Diversamente, nei trasporti, molti TMS (Transportation Management System) sono ancora alla loro prima installazione e questo indica quanto il settore stia ora iniziando a valorizzare seriamente l’organizzazione dei trasporti. Il nostro approccio punta sul TMS come centro nevralgico per la pianificazione, il monitoraggio e l’ottimizzazione dei flussi di trasporto, con funzionalità avanzate come l’integrazione documentale, il supporto decisionale e l’interoperabilità con altri sistemi aziendali.
Parlando di innovazioni, quali tipologie di investimenti state realizzando o prevedete per il prossimo futuro?
Stiamo conducendo iniziative avanzate che integrano algoritmi di Intelligenza Artificiale nei processi core della logistica e del trasporto, con particolare riferimento all’elaborazione predittiva, al riconoscimento automatico di pattern prestazionali e all’estrazione semantica da fonti non strutturate (come documenti PDF o email). Tra i fronti più innovativi figura lo sviluppo di sistemi per il riconoscimento automatico delle etichette logistiche, finalizzati a migliorare la tracciabilità e l’efficienza nei processi di inbound/outbound, sfruttando modelli di visione artificiale e NLP. Inoltre, stiamo consolidando una business unit dedicata alla Business Intelligence potenziata da AI, per fornire anche alle PMI strumenti capaci di interpretare grandi moli di dati in tempo reale, trasformandoli in insight operativi e strategici.
In che modo le nuove tecnologie impattano sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale?
Dal punto di vista ambientale, le tecnologie digitali consentono di ottimizzare i percorsi e i carichi nei trasporti, riducendo in modo diretto le emissioni di CO₂ e contribuendo a un utilizzo più razionale delle risorse disponibili. L’adozione di strumenti intelligenti consente, inoltre, una pianificazione più accurata e sostenibile dei flussi, con benefici tangibili sulla carbon footprint delle aziende.
Sul piano economico, la digitalizzazione permette una governance più efficiente della supply chain, grazie al monitoraggio continuo, all’automazione dei processi e alla riduzione degli errori operativi, le imprese possono contenere i costi e migliorare la marginalità, anche in scenari di crescente complessità.
Infine, sotto il profilo sociale, le nuove tecnologie abilitano una trasformazione del lavoro, gli operatori logistici possono progressivamente abbandonare compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto per dedicarsi ad attività di coordinamento, controllo e gestione. Questo non solo migliora la qualità del lavoro, ma contribuisce anche a colmare il gap occupazionale nel settore, favorendo l’ingresso di nuove figure professionali e una maggiore attrattività della logistica come ambito di carriera.