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Confetra e Agenzia delle Dogane sì alla modernizzazione, ma tutelando le PMI Transportonline

Confetra e Agenzia delle Dogane: sì alla modernizzazione, ma tutelando le PMI

Confetra presenta all’Agenzia delle Dogane le proprie osservazioni sulla proposta di riforma del Codice Doganale Europeo, sottolineando la necessità di una modernizzazione equilibrata che non danneggi le piccole e medie imprese.

La Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra), insieme alle proprie Federazioni nazionali, ha incontrato il Direttore della Direzione delle Dogane, Claudio Oliviero, per presentare un documento di posizione sulla proposta di modifica del Codice Doganale Europeo.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di condividere le osservazioni del sistema confederale e discutere le possibili criticità della riforma attualmente in esame.

Modernizzazione condivisa, ma con riserve

Confetra condivide pienamente l’obiettivo della riforma, che punta a semplificare e uniformare le procedure di sdoganamento in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.
Tuttavia, la Confederazione segnala alcune criticità riguardanti la rappresentanza doganale, l’eccessiva responsabilità legale posta in capo agli operatori autorizzati e l’introduzione della nuova figura del Trust&Check, che potrebbe ridimensionare il ruolo dell’AEO (Operatore Economico Autorizzato), oggi essenziale per la competitività delle PMI.

Preoccupazioni su e-commerce e regime “de minimis”

Un ulteriore punto di attenzione riguarda le nuove norme legate all’e-commerce e al superamento del regime “de minimis”, che prevede l’eliminazione dell’esenzione dai dazi per le importazioni di valore inferiore a 150 euro.
Confetra evidenzia inoltre che la possibile introduzione di una handling fee di 2 euro per pacco potrebbe comportare congestioni operative e maggiori costi per imprese e consumatori, incidendo negativamente sull’efficienza del sistema.

Rischi per le piccole e medie imprese

Secondo Confetra, la riforma del Codice Doganale UE, pur animata da principi condivisibili di digitalizzazione e uniformità, rischia di penalizzare le piccole e medie imprese e gli operatori doganali italiani.
L’attuale proposta trasferisce infatti una quota eccessiva di responsabilità sugli operatori, con possibili ricadute sulla competitività del sistema logistico nazionale.

Richieste di chiarezza e armonizzazione normativa

Confetra chiede che il nuovo quadro regolatorio garantisca chiarezza e proporzionalità nel sistema sanzionatorio, evitando disparità di trattamento tra Stati membri e riducendo le incertezze per le aziende.
La Confederazione considera la riforma del Codice Doganale una sfida strategica per l’Europa, ma sottolinea la necessità che sia costruita in collaborazione con le imprese.
Viene inoltre ribadita l’importanza di mantenere lo status di AEO e di promuovere un sistema sanzionatorio più armonizzato, in grado di garantire equità e competitività al comparto logistico italiano.

Fonte: Confetra

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