Sant’Angelo dei Lombardi – L’emergenza neve delle ultime due settimane ha congelato anche l’attività delle industrie, che, penalizzate dalla posizione geografica, sono costrette a fare i conti con un aggravio delle spese derivanti dal trasporto. Prima voce dei bilanci aziendali delle aree industriali altirpine, il trasporto è stato sospeso a causa dell’impraticabilità delle strade e della pavimentazione di ghiaccio che ha ostruito ovunque il traffico automobilistico e dei tir deputati al trasporto merci.
Non quantificabile la perdita subìta dalle aziende, costrette a programmare la chiusura dell’attività a causa del fermo della produzione, costata circa un punto percentuale del fatturato su base annua, così come confermano diversi imprenditori della zona.
‘Se non smaltisci quello che produci, è ovvio che si ferma la produzione’, ha spiegato un executive. ‘Il meccanismo di un’azienda è un ingranaggio, e se si ferma un tassello, tutto il sistema crolla. Dall’1 al 10 febbraio l’azienda ha lavorato al 50 per cento, e solo lunedì ha ripreso la produttività a pieno regime. A pesare sul fermo non solo l’impossibilità del trasporto della merce, che in alcuni casi è stato garantito in quanto dovevamo rispettare la scadenza di una commessa, e abbiamo dovuto far fronte al disagio attraverso un furgone, che ha viaggiato a più riprese per completare il carico. Anche i dipendenti hanno avuto non poche difficoltà a raggiungere il posto di lavoro, per questo sono stati modificati i turni, dalle 8 alle 17 del pomeriggio’.
Nell’area industriale Porrara intanto, la Ferrero ha disposto la chiusura dell’azienda per una settimana, a causa del fermo dei mezzi di trasporto decretato dalla Prefettura, mentre la Fg Tek, ha risentito anche dei disagi tipici di tutte le imprese edili che lavorano in spazi all’aperto.
La Scame Mediterranea invece è alle prese con la manutenzione straordinaria a causa del rischio del crollo del tetto di una stabile in cui sono collocati gli uffici. Per questo ha ridotto nei giorni scorsi la produzione del 50 per cento, costretta a fare i conti con le difficoltà a recuperare le materie prime e al trasporto delle merci. Dal punto di vista dei servizi, invece, l’Asi ha garantito la pulizia delle aree, garantendo la viabilità e l’accesso a tutte le aziende.
I disservizi si sono registrati ieri per la mancata copertura della linea Adsl, causata da una guasto ad una cabina della Telecom ubicata nei pressi della casa di reclusione dei Sant’Angelo, che risulta essere stata danneggiata durante un operazione di soccorso. Mentre gli imprenditori sono già stati contattati da Confindustria per quantificare l’entità delle perdite subìte, si punta il dito contro il fermo dei mezzi decretato dalla Prefettura. ‘Quello che è stato perso non si recupererà nel tempo, e sarà inutile quantificare i danni’.
Fonte: OTTOPAGINE.IT
