Nel corso della conferenza di alto livello “A un anno dal rapporto Draghi”, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha annunciato una nuova roadmap per il mercato unico europeo con l’obiettivo di eliminare le barriere interne che ostacolano la crescita economica, soprattutto per le imprese innovative e le start-up tecnologiche.
Il mercato unico europeo è ancora incompleto
Von der Leyen ha evidenziato come il mercato unico dell’Unione Europea sia ancora lontano dalla piena integrazione. “Una start-up attiva nell’intelligenza artificiale in Portogallo o in Romania dovrebbe poter crescere liberamente in tutto il continente”, ha dichiarato.
Secondo i dati del FMI, le barriere interne al mercato unico equivalgono a un dazio del 45% sulle merci e addirittura del 110% sui servizi. Una distorsione che rende, ha aggiunto, “più facile fare fortuna oltreoceano che oltre i confini europei”.
“Le terribili dieci” barriere da abbattere con urgenza
La Commissione ha già avviato una strategia per superare quelle che definisce le “terribili dieci“, ovvero le principali barriere burocratiche e regolamentari che rallentano l’attività economica nell’UE. Con la nuova roadmap fino al 2028, si punta a risultati concreti, con scadenze precise e settori chiave coinvolti.
Una strategia integrata: capitali, servizi, energia, innovazione
La roadmap per il mercato unico collegherà interventi nei settori di:
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Capitali
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Servizi
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Energia
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Telecomunicazioni
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Conoscenza e innovazione (la cosiddetta quinta libertà)
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Imprese innovative attraverso il cosiddetto 28° regime semplificato
Lo scopo è quello di creare un ambiente competitivo e armonizzato in cui le imprese europee possano crescere senza ostacoli e contribuire alla sovranità tecnologica e industriale dell’Europa.
Un’Europa più forte grazie a un mercato unico più integrato
Con questa roadmap al 2028, l’Unione Europea intende rafforzare la propria competitività globale, rendendo più semplice e rapido l’accesso ai mercati interni per le aziende europee, in particolare nei settori ad alto tasso di innovazione.
Un passo fondamentale per ridurre il divario competitivo con Stati Uniti e Asia e valorizzare pienamente il potenziale del mercato unico europeo.
Fonte: ANSA











