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Autotrasporto e infrastrutture: serve un piano urgente per la sicurezza di strade, ponti e gallerie

CNA Fita denuncia le criticità della rete viaria italiana: sicurezza a rischio, costi in aumento e imprese penalizzate.

Le infrastrutture italiane dedicate all’autotrasporto stanno mostrando segnali preoccupanti di obsolescenza. CNA Fita lancia un grido d’allarme: ponti, viadotti e gallerie non sono più adeguati alle esigenze di un settore che movimenta la maggior parte delle merci in Italia.

L’aumento del parco veicolare, unito all’assenza di una manutenzione strutturata e continua, sta compromettendo la sicurezza della circolazione, l’efficienza del sistema e la competitività delle imprese.

Opere a rischio e ritardi nei cantieri

Secondo l’Unione delle Province d’Italia (UpI), già nel 2018 erano 5.931 le infrastrutture a rischio, di cui quasi 2.000 in priorità 1, quindi da ristrutturare urgentemente.
A dicembre 2023, solo il 4,5% dei 599 interventi Anas previsti era stato completato. Il resto? In ritardo, fermo o nemmeno partito.

Nel frattempo, i disagi sulle strade italiane aumentano: dai cantieri sulle gallerie autostradali in Liguria al divieto di transito sulla A18 Lentini-Siracusa per i mezzi con merci pericolose, i problemi si moltiplicano.

Costi alle stelle per le imprese di autotrasporto

Le inefficienze infrastrutturali generano impatti diretti sull’economia dell’autotrasporto.
Un camion costretto a deviare per 50 km in più a viaggio può arrivare a sostenere costi aggiuntivi fino a 4.000 euro al mese, ovvero 48.000 euro l’anno per veicolo. In un settore già fragile, questi numeri fanno la differenza.

Sicurezza stradale: un’urgenza trascurata

La direttiva europea 2004/54/CE, recepita dall’Italia, ha fissato standard di sicurezza per le gallerie autostradali. Tuttavia, molti tratti della rete restano insicuri, con ritardi cronici nelle opere e una gestione poco efficace.

CNA Fita sottolinea come la sicurezza degli operatori e la continuità del trasporto merci su gomma siano elementi essenziali per uno sviluppo economico sano e sostenibile.

Le richieste di CNA Fita al Governo

CNA Fita chiede al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Commissione permanente per le gallerie di:

  • completare le opere entro tempi certi

  • rafforzare la programmazione delle manutenzioni

  • mantenere per il 2025 i ristori destinati alle imprese colpite dai disagi, come nel caso della Liguria

  • ripristinare la percorribilità delle gallerie per garantire continuità logistica

Infrastrutture sicure per una logistica sostenibile

L’autotrasporto è il cuore pulsante della logistica italiana. Servono infrastrutture sicure, moderne e funzionali per favorire lo sviluppo sostenibile, proteggere il territorio e tutelare la vita delle persone. CNA Fita ribadisce: imprese e cittadini hanno diritto alla normalità.

Fonte: CNA FITA

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