Assoporti, l’associazione che rappresenta i porti italiani, cambierà il proprio look dopo l’approvazione della riforma. Questo dato si evince dall’intervista rilasciata da Pasqualino Monti al Secolo XIX. Monti è l’attuale presidente di Assoporti dopo l’esperienza di Commissario all’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta.
La riforma ha istituito il Tavolo nazionale di coordinamento delle Autorità di Sistema portuale presso il Ministero dei Trasporti con un supermanager al comando. Molti hanno pensato che tale organismo avrebbe “offuscato” l’operatività di Assoporti. Nell’intervista rilasciata da Monti si evince il contrario. Assoporti sarà il braccio operativo del Ministero dei Trasporti aprendosi al mercato internazionale con corsi di formazione, coinvolgimento delle università, raccolta dei dati, promozione dei porti italiani all’estero.
Una sorta di Think tank della portualità. I think tank sono dei “serbatoi di pensiero”, nati negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, che lontani dalla politica analizzano l’andamento di alcuni settori, come l’economia o la sicurezza. Questi “serbatoi di pensiero” sono formati da esperti in varie materie. Si pensi al Brookings Institution a Washington. I Think tank danno la propria idea, la propria opinione, guardano al futuro, ed un governo può recepire le loro “direttive”, così come potrebbe fare il Ministero dei Trasporti con la nuova veste di Assoporti.
Fonte: DAILY WORD