12 Mag 2025
Confetra ha partecipato all’audizione del 7 maggio 2025 presso la Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati, presentando osservazioni sulle proposte di direttive UE relative alla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD), al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD) e al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM).
Rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD): rinvio e semplificazione
Confetra ha accolto favorevolmente il rinvio di due anni dell’applicazione degli obblighi di rendicontazione previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) per le imprese della seconda ondata (wave 2) e per le PMI quotate. Inoltre, è stato apprezzato il rinvio di un anno dell’entrata in vigore della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), sia per quanto riguarda il recepimento da parte degli Stati membri sia per l’obbligo per le grandi imprese.
La proposta di modifica strutturale della CSRD, che innalza la soglia dimensionale per l’applicazione obbligatoria a 1.000 dipendenti effettivi, è stata vista positivamente. Questi rinvii rappresentano un segnale importante per il settore della logistica, composto in larga parte da micro, piccole e medie imprese, che operano in contesti a bassa marginalità e con capacità limitate di assorbire costi di compliance.
Dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (CSDDD): necessità di misure di accompagnamento
Confetra ha evidenziato la necessità di affiancare alla riforma normativa un pacchetto organico di misure di accompagnamento, volto a garantire che la sostenibilità non si traduca in un onere eccessivamente gravoso per le imprese, in particolare per le PMI della logistica.
Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM): esenzioni e semplificazione
Sulla proposta di regolamento di revisione del regolamento CBAM, Confetra ha sottolineato che, pur non essendo soggetti diretti del CBAM, gli operatori logistici svolgono un ruolo cruciale nell’efficienza e nella regolarità dei flussi doganali e di importazione. Pertanto, la revisione del regolamento CBAM deve tener conto delle esigenze del settore, prevedendo misure concrete e proporzionate, come la chiarezza sui soggetti responsabili, l’elaborazione di linee guida uniformi a livello UE, interoperabilità digitale tra sistemi CBAM e piattaforme doganali, supporto per la digitalizzazione delle imprese logistiche.
Il rinvio deciso dal legislatore europeo rappresenta un passo nella giusta direzione, ma non può essere considerato una soluzione definitiva. È una finestra temporale preziosa, da utilizzare per costruire un quadro normativo realmente sostenibile, inclusivo e non discriminatorio, che tenga conto delle specificità dei diversi settori produttivi, logistica compresa.
Confetra ha ribadito l’importanza di garantire norme chiare, proporzionate e accompagnate da strumenti concreti di supporto tecnico, finanziario e digitale per le imprese, in particolare per le PMI. La sfida riguarda non solo la rendicontazione di sostenibilità e il dovere di diligenza, ma anche l’attuazione di meccanismi complessi come il CBAM, che rischiano di generare effetti a catena lungo le filiere.
Fonte: CONFETRA