Autorità, Istituzioni, Forze dell’Ordine, imprenditori e giornalisti si sono ritrovati all’Assemblea Generale ALIS, un appuntamento cardine per il settore dei trasporti e della logistica italiana. L’evento rappresenta ogni anno un’occasione di dialogo e visione, utile per riflettere sulle sfide attuali e tracciare le strategie future della logistica nazionale ed europea. Il Presidente ha aperto i lavori con un ringraziamento ai Soci ALIS, che con impegno e partecipazione rendono viva un’Associazione ormai riconosciuta come uno dei principali cluster intermodali in Europa. Un sentito riconoscimento è stato rivolto anche alle numerose Autorità presenti e al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha inviato un messaggio in sostegno del ruolo strategico di ALIS nel sistema logistico del Paese.
La forza del modello ALIS: numeri, persone e responsabilità nel contesto globale
Oggi ALIS conta 2.450 Soci, 476.000 lavoratori e 150 miliardi di euro di fatturato aggregato, numeri che testimoniano la rilevanza dell’intermodalità e la capacità dell’Associazione di contribuire alla crescita economica. Tuttavia, questo sviluppo si colloca in uno scenario internazionale complesso, contraddistinto da tensioni geopolitiche, ridefinizione delle rotte commerciali e rischi per la sicurezza delle catene di approvvigionamento. La firma dell’accordo di pace per Gaza e la sospensione degli attacchi Houthi nel Mar Rosso rappresentano segnali importanti verso una maggiore stabilità dei traffici marittimi, essenziali per il commercio globale. In questo contesto, ALIS ha ribadito la necessità di sostenere la libertà di navigazione e di tutelare marittimi e operatori della logistica impegnati ogni giorno sulla prima linea delle supply chain internazionali.
Un’Europa che cresce poco, tra rischi di protezionismo e distorsioni del mercato logistico
Secondo le stime del FMI, il commercio mondiale crescerà del 3,2% nel 2025, ma l’Europa continua a mostrare un ritmo più lento rispetto a Stati Uniti e Asia, con un PIL dell’Eurozona previsto allo 0,9% e una crescita italiana dello 0,6%. A questa dinamica si aggiungono le preoccupazioni per il ritorno del protezionismo, che colpisce settori strategici come automotive e farmaceutica e rischia di pesare anche sulla logistica. Nel settore trasporti, ALIS ha evidenziato l’impatto delle normative europee su ETS e FuelEU Maritime, che penalizzano il trasporto marittimo e generano un pericoloso squilibrio concorrenziale rispetto al trasporto su gomma. La stima degli extracosti ETS per il triennio 2024–2026 supera 1 miliardo in Italia e 13 miliardi in Europa, aggravando il rischio di un ritorno massiccio dei camion sulla rete stradale e danneggiando le Autostrade del Mare, modalità tra le più sostenibili del sistema.
Intermodalità e sostenibilità: risultati concreti del cluster ALIS e prospettive future
Nonostante le criticità europee, ALIS ha messo in evidenza i risultati concreti raggiunti grazie all’intermodalità. Il Centro Studi ALIS ha evidenziato come nel solo 2025 siano stati tolti 5,6 milioni di camion dalle strade, trasferite 135 milioni di tonnellate di merci su mare e ferro, risparmiate 5 milioni di tonnellate di CO2 e generati 6,5 miliardi di euro di benefici economici per le famiglie italiane. Per tutelare e rafforzare questi risultati, l’Associazione chiede di potenziare gli incentivi Sea Modal Shift e Ferrobonus almeno a 100 milioni l’anno, così da consolidare i flussi di merce verso modalità più sostenibili e ridurre emissioni, incidentalità e costi di esternalità. Parallelamente, ALIS guarda con favore alla nuova Legge Quadro sugli Interporti e alla Riforma Portuale, strumenti essenziali per un sistema logistico moderno, competitivo e integrato su scala europea.
Investimenti, digitalizzazione e nuove rotte: il ruolo di ALIS nella logistica del futuro
Il settore logistico è al centro di una trasformazione tecnologica profonda. I Soci ALIS stanno investendo in nuove navi a basse emissioni, treni moderni, camion green, cold ironing portuale e soluzioni digitali avanzate. In questo scenario si inserisce Digitalis, la piattaforma digitale promossa da ALIS e selezionata come progetto più meritevole del bando LogIN Business. L’obiettivo è digitalizzare la supply chain italiana integrando dati, imprese e infrastrutture, così da rendere il sistema logistico più efficiente, sicuro e competitivo. Accanto all’innovazione tecnologica, ALIS sottolinea la crescente importanza delle nuove rotte internazionali, come quella tra Italia e Turchia, che sta generando benefici in termini di costi logistici, competitività dei porti e occupazione, confermando l’intermodalità come leva decisiva per lo sviluppo del Paese.
Lavoro, formazione e capitale umano: la priorità per la logistica europea
Il settore della logistica vale il 12% del PIL europeo e impiega 13 milioni di persone, ma soffre una forte carenza di manodopera: 60.000 lavoratori mancanti in Italia e oltre 1 milione in Europa. ALIS affronta questa sfida attraverso ALIS Academy, percorsi formativi qualificanti in sinergia con imprese, ITS, scuole e università, con l’obiettivo di creare competenze tecniche e manageriali realmente spendibili nel mercato del lavoro. L’impegno dell’Associazione ha contribuito negli ultimi nove anni alla creazione di 10.000 nuovi posti di lavoro, confermando la centralità del capitale umano nella crescita del sistema logistico nazionale. Parallelamente, ALIS continua a promuovere il settore attraverso ALIS Channel, ALIS Magazine e campagne social, valorizzando il lavoro di autisti, macchinisti, marittimi, operatori di volo e tecnici che ogni giorno tengono in vita le rotte dell’economia italiana.
ALIS è l’Italia che costruisce, lavora e produce
Dietro ogni risultato illustrato durante l’Assemblea Generale ALIS ci sono persone, imprese e famiglie che credono nella logistica come motore dello sviluppo economico. ALIS, con la sua visione inclusiva e proiettata al futuro, continua a rafforzare il dialogo tra chi fa impresa e chi governa il Paese, sostenendo innovazione, sostenibilità e competitività.
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