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AI e autotrasporto: come sta cambiando il trasporto su strada nel 2025

Tecnologia, carenza di autisti e sostenibilità: come cambia l’autotrasporto grazie all’IA.

Il 2025 segna un anno cruciale per il settore dell’autotrasporto in Europa. Tra rincari generalizzati, transizione ecologica e gravi carenze di personale, gli operatori del trasporto su strada devono affrontare sfide complesse. A Monaco, durante Transport Logistic, l’IRU ha presentato dati aggiornati e analisi sulle principali tendenze del settore.

Una crisi strutturale nel trasporto merci

Secondo l’IRU, l’intelligenza artificiale nel trasporto su strada sarà una leva chiave nei prossimi anni, ma l’adozione resta ancora marginale. Intanto, i problemi si accumulano: 426.000 posti vacanti per autisti e un’ondata di pensionamenti imminente. Entro il 2029, oltre mezzo milione di conducenti potrebbe lasciare il lavoro, aggravando la situazione. I giovani non entrano nel settore: solo il 4% degli autisti ha meno di 25 anni, e solo il 3,2% sono donne.

Aumenti dei costi e pressione normativa

L’aumento dei costi operativi colpisce duramente le imprese. In Germania, tra il 2021 e il 2024, il costo totale di proprietà (TCO) è salito del 24%. La causa? L’aumento degli standard ambientali, l’impennata dei pedaggi CO₂ (+83%), dei carburanti (+19%) e dei prezzi dei camion. A questi si sommano aumenti salariali legati alla scarsità di manodopera.

Decarbonizzazione: tra penalizzazioni e pochi incentivi

Le politiche europee puntano a ridurre le emissioni, ma i camion diesel vengono penalizzati senza che esistano alternative praticabili a larga scala. Mancano infrastrutture per biocarburanti, colonnine elettriche e incentivi economici concreti. La decarbonizzazione rischia così di diventare un costo più che una transizione sostenibile.

L’intelligenza artificiale nel trasporto su strada: un’occasione mancata?

Nonostante il suo potenziale, l’intelligenza artificiale resta poco adottata. Il 90% delle piccole imprese (meno di 49 dipendenti) non la utilizza. Solo il 12% delle aziende con oltre 50 dipendenti ha investito in soluzioni di IA.
Perché?

  • Non è vista come una priorità

  • I costi iniziali sono percepiti come troppo alti

  • Mancano competenze interne e piani di digitalizzazione

Eppure, i benefici sono già chiari:

  • Ottimizzazione dei percorsi: riduzione dei consumi e miglior gestione dei tempi

  • Manutenzione predittiva: minori guasti, più efficienza

  • Analisi dati in tempo reale: supporto alle decisioni operative

Queste tecnologie possono aumentare la redditività e migliorare la sostenibilità dei trasporti, integrandosi con i sistemi già esistenti.

Il settore dell’autotrasporto non può più ignorare la trasformazione in atto. L’intelligenza artificiale nel trasporto su strada non è la soluzione a tutti i problemi, ma può aiutare ad affrontare crisi strutturali, aumentare l’efficienza e supportare la transizione verde. Le imprese che sapranno cogliere questa opportunità saranno quelle meglio posizionate nel mercato dei prossimi anni.

Fonte: IRU

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