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Fermerci avvia la consultazione degli stakeholders per la redazione del Rapporto Annuale 2024

Fermerci avvia la consultazione degli stakeholders per la redazione del Rapporto Annuale 2024

Partner scientifici saranno PwC e RSE.

L’Associazione Fermerci ha avviato la consultazione degli stakeholders per la redazione del Rapporto Annuale 2024, documento giunto alla 2° edizione, che sarà presentato nel mese di Febbraio prossimo.

Quest’anno la redazione dello Studio è affidata a PwC e RSE, quest’ultima, società indipendente di ricerca, si occuperà della valutazione dei consumi energetici connessi al trasporto di merci su ferrovia e dei relativi impatti in termini di emissioni di CO2.

La prima fase del lavoro è già stata avviata con il coinvolgimento del Gestore dell’Infrastruttura – Rete Ferroviaria Italiana.

Successivamente saranno coinvolti tutti gli operatori del settore al fine di ottenere un documento che rappresenti in maniera oggettiva i dati del settore, utile al decisore pubblico e a tutti gli attori interessati.

Fermerci ritiene fondamentale la base dati utilizzata, il carattere oggettivo della stessa, ma soprattutto l’attendibilità della fonte dei dati analizzati ed elaborati.

I volumi del settore ferroviario merci in Italia rappresentano oggi, rispetto alle altre modalità di trasporto, l’11% (fonte dati RFI e Conto Nazionale dei Trasporti del Ministero Infrastrutture e dei Trasporti), purtroppo ancora poco rispetto ad altri Paesi Europei e sicuramente subiranno una riduzione per l’anno 2023, a causa di eventi straordinari e contingenze economiche che impattano sul traffico delle merci.

Lo shift modale e “la narrazione della cura del ferro” non hanno prodotto i risultati auspicasti negli ultimi anni perché il trasporto ferroviario delle merci è stato penalizzato da un gap infrastrutturale che fortunatamente il PNRR e gli investimenti del Gestore dell’infrastruttura colmeranno in futuro. Uno studio del Wuppertal Institut per Greenpeace Europa, evidenzia che dal 1995 al 2018 in Italia gli investimenti sulla Rete Stradale sono stati del +28% rispetto agli stessi sulla Rete Ferroviaria. Le ingenti risorse del PNRR hanno solo lo scopo di compensare questo divario.

Infine, sarebbe interessante valutare in maniera oggettiva il volume di sussidi ambientalmente dannosi e di incentivi che lo stato eroga a modalità di trasporto più inquinanti della ferrovia, questo esercizio aiuterebbe a comprendere i limitati risultati ottenuti dal trasporto ferroviario delle merci negli ultimi anni.

Fonte: FERMERCI

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