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Cosa sta facendo la sua azienda per un trasporto ed una logistica sostenibile?
Credo la cosa fondamentale sia stabilire cosa sia realmente un trasporto e una logistica sostenibile, non solo in termini ambientali ma in termini sociali sia per gli autisti che per la comunità in cui e per cui si opera.
Da questo punto di vista, possiamo indubbiamente dire che il Gruppo Maganetti si è dimostrato un laboratorio continuo di innovazione e anche una dimostrazione pratica di come si possa sviluppare la sostenibilità nel nostro settore.
La cosa più rilevante in termini ambientali è che siamo riusciti a costruire in piena economia circolare un sistema che tramite liquami animali e scarti vegetali alimenti tramite BioLNG certificato il 33% della nostra flotta contenendo da un lato l’aumento di costi, anche in una profonda crisi energetica come quella attuale, ma soprattutto riducendo la nostra impronta ambientale in maniera significativa (-104% rispetto al diesel, secondo il CNR). Ma questo è uno dei passaggi: il supporto allo sviluppo e diffusione di certificazioni specifiche per l’autotrasporto che permettano di elevare la qualità del settore (Transport Compliance Rating e SOS-LOG “Marchio di Logistica Sostenibile”), l’adozione di modelli societari innovativi legati allo sviluppo sostenibile (Società Benefit, certificazione B-Corp), l’adozione di regolamentazione interna moderna (contratto di rete) e la partecipazione a diversi tavoli per lo sviluppo di settore fanno il corollario all’attività che in Maganetti stiamo sviluppando negli ultimi anni: non ultima l’attenzione che riponiamo in chi svolge la mansione di autista, in questo periodo di bassa disponibilità, ci sta indubbiamente premiando rispetto a chi vede il lavoro non come realizzazione personale e sociale ma come un mero scambio di tempo e soldi.
Cosa chiede ai suoi partner per un trasporto ed una logistica sostenibile?
Ai nostri partner chiediamo molte cose: la più importante è cercare di condividere con noi una visione a 360 gradi sul settore e sulle filiere in cui si opera, questo rispetto a modelli innovativi sia tipici dell’attività operativa anche trasversali come i modelli societari di “società benefit”. L’effetto di questa visione poi non può non cambiare, nel tempo, i protocolli interni dei nostri partner dando occasioni di sviluppo reciproco: il grande vantaggio è creare strutture meno indipendenti ma anche molto più robuste e più adatte al mondo di oggi e di domani, dove la sostenibilità sarà un pilastro al pari di quello finanziario se non addirittura superiore.
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