30 Mag 2025

Trasporto merci fluviale: il progetto CRISTAL per potenziare le vie navigabili interne in Italia

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Un nuovo modello europeo per un trasporto merci più sostenibile.

 

Tra le alternative alla gomma e al trasporto marittimo, il trasporto merci fluviale sta guadagnando attenzione come soluzione sostenibile ed efficiente. L’Unione Europea ha avviato il progetto CRISTAL, finanziato con un budget di 6,8 milioni di euro, per migliorare le prestazioni delle vie navigabili interne. L’obiettivo è duplice: aumentare del 20% la quota di merci trasportate via fiume e migliorare dell’80% l’affidabilità del servizio, anche in caso di eventi climatici estremi come siccità e inondazioni.

 

Il caso italiano: innovazione lungo il sistema idroviario Padano-Veneto

 

In Italia, la fase sperimentale si è concentrata sul sistema idroviario Padano-Veneto, coinvolgendo attori istituzionali e tecnici come AIPo, ENEA, Infrastrutture Venete e SOGESCA, con il coordinamento di Unioncamere e Uniontrasporti. Il progetto ha introdotto una serie di tecnologie avanzate pensate per garantire resilienza, efficienza e sostenibilità lungo le rotte fluviali italiane.

Tra le principali innovazioni troviamo boe sensorizzate in grado di monitorare la profondità e il livello idrometrico, dati poi utilizzati dai gestori per stimare lo spazio sotto la chiglia delle imbarcazioni. A questo si affianca un sistema di monitoraggio infrastrutturale per il controllo preventivo di ponti, banchine e strutture portuali, in modo da garantirne l’efficienza e la sicurezza nel tempo.

 

Pianificazione digitale e gestione sincomodale

 

Un elemento distintivo del progetto CRISTAL è la piattaforma webGIS DSS, uno strumento decisionale avanzato per migliorare la consapevolezza operativa e pianificare in modo integrato il trasporto merci. Questo sistema è stato pensato per supportare la sincromodalità, ovvero l’integrazione dinamica tra vie fluviali, trasporto ferroviario e gomma, massimizzando la flessibilità della catena logistica.

Nel contesto italiano, è stato sviluppato anche un sofisticato Digital Twin del corridoio Padano-Veneto, capace di simulare in tempo reale la situazione idroviaria. Fondamentale è il modello di previsione della navigabilità a 10 giorni elaborato da ENEA, basato su intelligenza artificiale e dati statistici. Grazie a questo sistema, è possibile anticipare eventuali criticità su tratti del fiume Po, facilitando una pianificazione più precisa del trasporto di merci e passeggeri.

 

Tecnologie per la manutenzione e la sostenibilità ambientale

 

Un altro contributo rilevante arriva da ENEA, che ha progettato sensori in fibra ottica da fondale per monitorare i depositi di sedimenti, un fattore che può compromettere la navigabilità. Questi strumenti forniscono indicazioni preziose per interventi di manutenzione mirata, riducendo i tempi e i costi di dragaggio.

Parallelamente, Infrastrutture Venete ha elaborato uno studio di fattibilità per l’elettrificazione delle banchine lungo il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco Po di Levante, un passo avanti concreto nella riduzione delle emissioni inquinanti nei porti interni.

 

Un manifesto per il futuro del trasporto merci fluviale

 

SOGESCA ha infine promosso la creazione del Manifesto per lo sviluppo sostenibile del Sistema Idroviario Padano-Veneto, nato da un processo partecipativo che ha coinvolto istituzioni pubbliche e soggetti privati. Il documento sottolinea la necessità di un masterplan coordinato per valorizzare l’intero corridoio fluviale, superare le attuali criticità e costruire una rete logistica moderna, integrata e sostenibile.

 

Fonte: RINNOVABILI

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