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11 Apr 2025
Federlogistica è una delle più importanti tra le quaranta Associazioni che rappresentano il mondo dei trasporti italiano ma il suo comunicato in cui critica la scelta di puntare molto del futuro trasportistico del nostro Paese mi stupisce, contiene inesattezze e un allarmismo esagerato e controproducente perché darebbe ragione ai No Tav.
Ricordo che quando organizzai la Grande Manifestazione SITAV di piazza Castello a Torino il 10.11.2018 proprio davanti al palco mentre parlavo gioivo a vedere tra gli altri un centinaio di camionisti della FAI di Torino.
La intermodalita’ è una delle basi della logistica moderna e il trasporto su rotaia oltre che rappresentare la più importante forma di trasporto green è il modo più importante per ridurre la congestione del traffico in un Paese con le caratteristiche territoriali come l’Italia. Lo stesso dicasi delle Autostrade del mare.
Non a caso l’Europa che non è mai stata tenera con l’Italia ha definito i due incentivi Ferrobonus e Autostrade del mare, cui ho dedicato molto impegno durante il mio incarico governativo, come best practice del trasporto europeo. Le risorse impegnate per il Ferrobonus e il Marebonus non hanno tolto nulla all’autotrasporto anzi hanno consentito alle aziende del settore di essere più competitive.
Anzi la realizzazione delle tratte italiane delle Reti TEN T ferroviarie consentirà al nostro Paese di diventare davvero la porta Sud da e verso l’Europa con l’aumento dei traffici, del lavoro e delle entrate fiscali. Il grande obiettivo green della Europa, assunto quando Greta doveva ancora nascere, è quello di trasferire una quota importante del trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia. Nella riunione del 19 ottobre 2011 l’Europa decise che tutti i corridoi europei, reti TEN T, dovevano essere collegati ai porti proprio per rendere possibile far salire una parte della merce direttamente su rotaia per evitare costose rotture di carico.
Con il Ferrobonus che istituii nel 2009 dotandolo di 27 milioni di euro e con una importante misura del Ministro Lupi relativa allo sconto tracce la quota del trasporto merci su rotaia scesa nel 2009 al 6% è risalita al 12% e pertanto quando saranno ultimate le tratte italiane dei corridoi TEN T sarà possibile raggiungere l’obiettivo europeo del 30% del trasporto merci su rotaia. Ma il trasporto merci sulle reti Ten T se potrà ridurre una quota del trasporto internazionale su strada farà aumentare di converso la quota del trasporto nazionale che dal terminal ferroviario porterà al cliente finale e migliorerà la vita a molti autisti.
Inoltre con il potenziamento dei porti italiani a partire dalla nuova Diga al porto di Genova l’obiettivo di aumentare i traffici in arrivo sarà più raggiungibile e questo ci darà una domanda maggiore di trasporto sia su rotaia che su strada.
Avanti tutta quindi ai lavori sulla TAV, sul Terzi Valico, sul Brennero e nel Corridoio Adriatico Baltico.
Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti e logistica di FDI