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08 Apr 2025
PADOVA - Per Interporto Padova, l’energia elettrica autoprodotta con un impianto fotovoltaico è sempre stata un elemento centrale nelle politiche per offrire ai propri clienti una logistica sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale.
In questa cornice e alla luce dei rapidi miglioramenti della tecnologia e dell’aggiornamento delle normative, Interporto Padova è sempre impegnato nel essere costantemente all’avanguardia nel proprio settore.
Sono tre le novità che oggi Interporto Padova comunica agli operatori e alla città: la prima è la nascita della prima Comunità Energetica della Zona Industriale di Padova, di cui Interporto è il promotore, la seconda è l’aggiornamento tecnologico di una porzione dell’impianto fotovoltaico sui tetti dei magazzini, che permette di incrementare la potenza a parità di superficie di ben 3MWp e la terza non meno importante, il debutto nella flotta di Cityporto, il servizio di distribuzione urbana delle merci con mezzi sostenibili, del primo furgone full electric che copre l’area del centro città.
Vediamo queste importanti novità una per una.
Nasce la Comunità Energetica Rinnovabile della Zona industriale di Padova: Interporto ospita il primo impianto fotovoltaico da 1 MW
Prende vita infatti la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) su scala industriale della città. A guidare questa svolta è Interporto Padova, che ospiterà sulla copertura di un proprio magazzino in Corso Stati Uniti un impianto fotovoltaico da 1 MWp su 20 mila mq di superficie, capace di produrre oltre un milione di chilowattora all’anno di energia elettrica da fonte solare.
L’iniziativa rappresenta una risposta concreta agli obiettivi di neutralità climatica previsti dall’Unione Europea per il 2030, e offrirà benefici ambientali, economici e sociali alle imprese e agli attori pubblici del territorio. Secondo le stime, l’impianto fotovoltaico permetterà di evitare l’emissione in atmosfera di circa 520 tonnellate di CO2 ogni anno.
La produzione di energia sarà condivisa tra i membri della Comunità Energetica, che includerà aziende, enti pubblici e, in futuro, anche cittadini. Le imprese insediate nella zona industriale di Padova potranno fare richiesta per accedere alla CER, usufruendo di incentivi statali. L’impianto fotovoltaico verrà finanziato e realizzato dalla società GIFT Srl, realtà veneta specializzata nella progettazione e gestione di Comunità Energetiche. Il progetto è stato reso possibile grazie a un mix di fondi privati e agevolazioni del PNRR gestite dalla società Ambico, che insieme alle altre società del gruppo sostiene la diffusione delle CER come leva strategica per la decarbonizzazione.
“Per chiunque abbia una superficie disponibile per realizzare un impianto fotovoltaico, questo è il momento di agire”, dichiara Jonathan Morello Ritter, imprenditore padovano a capo di Ambico Group e promotore della Comunità Energetica. “Grazie ai nostri fondi e agli incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oggi il fotovoltaico è una scelta conveniente per tutti. Anche la pubblica amministrazione ha un ruolo chiave: mettere a disposizione tetti, parcheggi e aree inutilizzate può generare valore ambientale ed economico per le comunità”.
Con questa iniziativa, Padova si candida a diventare un modello nazionale di transizione energetica nei distretti industriali, puntando a sviluppare ulteriori impianti fotovoltaici in collaborazione con aziende e istituzioni locali per raggiungere l’obiettivo dei 300MW. L’obiettivo a medio termine è creare una rete diffusa di CER in grado di coprire fino al 30% del fabbisogno energetico della zona industriale, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e rendendo più competitivo il tessuto produttivo locale.
Ben 3 MWp in più per lo storico impianto fotovoltaico sui tetti dei magazzini, inaugurato nel lontano 2010. La potenza complessiva passa così da 13 a 16 MW
La tecnologia evolve e così una parte dei pannelli fotovoltaici installati sui tetti dei magazzini di Interporto sono stati sostituiti nei mesi scorsi dal gestore ContourGlobal con pannelli di ultima generazione. L’intervento ha riguardato le coperture dei due edifici più a ovest della Cittadella della Logistica che si sviluppa lungo Via Inghilterra per complessivi 40.200 mq. Sono stati installati 7770 nuovi moduli in silicio monocristallino (tecnologia N-type) da 425 Wp cadauno che assicurano una maggiore potenza di ben 3,3 MWp rispetto a prima. In questo modo la potenza complessiva dell’impianto passa da 13 MWp a ben 16,3 MWp. Un volume di energia pari a quello annuale di circa 6500 famiglie. Interporto Padova è stato un pioniere nell’installazione di grandi impianti fotovoltaici su tetto: all’epoca dell’inaugurazione, nel 2010 (ma il progetto era partito già nel 2007) l’impianto padovano era il più grande d’Italia nel suo genere. Oggi a distanza di 15 anni, la tecnologia è evoluta in modo impressionante e anche la normativa è molto più flessibile e in linea con le necessità dia dei gestori che degli utilizzatori finali e l’impianto è quindi pienamente operativo.
Debutta il primo furgone full electric di Cityporto
Si muove silenzioso da qualche settimana tra le strade e le piazze del centro storico di Padova il primo furgone elettrico della flotta di Cityporto. Si tratta di un mezzo agile ma capiente con una massa complessiva di 6.000 kg e una portata utile di 2450 kg prodotto dalla Foton E’ dotato di un cassone metallico con sponda idraulica. L’autonomia è di oltre 200 km e il tempo di ricarica medio è di circa 4 ore. Fino ad oggi gli 11 furgoni di Cityporto erano alimentati a metano, il combustibile più ecologico disponibile sul mercato perché, fino a poco tempo fa, i mezzi elettrici sul mercato non soddisfacevano completamente le esigenze del servizio: in particolare il forte consumo di energia necessario per l’azionamento della sponda idraulica, e l’indispensabile funzionamento del climatizzatore per l’autista, incidevano pesantemente sulla reale autonomia del mezzo.
Cityporto che lo scorso anno ha festeggiato i 20 anni consecutivi di attività, oggi effettua più di 70mila consegne all’anno, e ha allargato la propria attività giornaliera anche alla merce deperibile, per 5 supermarket nella ZTL di Padova.
Il successo del modello Cityporto e la sua longevità fanno si che il servizio sia costantemente studiato e analizzato in Italia ed in Europa. Ma soprattutto Cityporto ha evitato l’emissione di migliaia di tonnellate di CO2 e centinaia di chilogrammi di Polveri Sottili, contribuendo a rendere più sana e vivibile la nostra città.
Il presidente di Interporto Padova Luciano Greco sottolinea: “Siamo stati pionieri quindici anni fa nell’installazione di un grande impianto fotovoltaico su tetto, quando tanti guardavano ancora con scetticismo questa tecnologia. Oggi manteniamo questo impegno nell’innovazione sostenendo lo sviluppo della prima Comunità Energetica Sostenibile della Zona Industriale. Si tratta di un primo esempio concreto della rigenerazione della Zona industriale sulla quale, come società a maggioranza pubblica, ci impegneremo nei prossimi anni. Oltre a supportare l’iniziativa privata nell’ambito delle comunità energetiche, prosegue l’impegno di Interporto Padova nell’investimento sulle energie rinnovabili grazie all’upgrade dell’impianto fotovoltaico sui tetti dei magazzini di proprietà della società e sull’abbattimento dell’impatto ambientale del trasporto merci nell’ultimo miglio, con l’introduzione dei furgoni elettrici nella flotta di Cityporto. Ricordiamo che Cityporto è un servizio che da vent’anni, sostiene il commercio della nostra città e collabora con le imprese della logistica, rendendo più efficiente la distribuzione delle merci nel centro storico, e diminuendo le emissioni inquinanti e la congestione stradale. Anche così Interporto Padova contribuisce ogni giorno al miglioramento della qualità della vita nelle città di Padova e Abano, dove il servizio è attivo.”
L’assessore alle attività produttive Antonio Bressa commenta: "Gli investimenti di Interporto vanno nella direzione di una zona industriale sempre più votata alla modernità e alla sostenibilità secondo la nostra strategia di sviluppo che vuole portare l'area produttiva di Padova ad avvicinarsi ai migliori standard in ambito energetico verso gli obiettivi fissati per il 2030. La realizzazione di una Comunità Energetica inoltre non è solo un fattore di miglioramento della qualità ambientale grazie alle riduzioni delle emissioni, ma anche un vantaggio competitivo per le aziende che ne faranno parte e che potranno approfittare degli incentivi basati sull'uso del nuovo impianto che sarà realizzato."
L’assessore alla mobilità e all’ambiente Andrea Ragona spiega: “Cityporto è un servizio nato 20 anni fa e riuscito molto bene, tanto che anche oggi continua a funzionare nella nostra città. Questo ci rende contenti sia perché siamo diventati un modello, sia perché offre un servizio alla città, in un contesto come il nostro, con strade molto strette, ma molto dinamico, che ha la necessità di movimentare tante merci nel corso della giornata. Quindi un progetto come Cityporto che ha uno sguardo pubblico su questo aspetto importante della vita di una città, quello del trasporto merci dell'ultimo miglio, rende il Pubblico presente e protagonista di questo aspetto della città, riuscendo anche a ottimizzare viaggi che altrimenti sarebbero fatti a vuoto e questo ci rende orgogliosi. Padova sta in mezzo alla Pianura Padana, una zona ad elevato inquinamento, quindi bisogna fare tutte le azioni possibili per cercare di ridurre questo rischio; in questo senso anche Cityporto ha contribuito non solo con un turnover tecnologico. Il primo è stato l’utilizzo del metano che è comunque un idrocarburo, ma ha degli effetti più bassi di impatto per quanto riguarda lo smog, il PM10, il PM2,5 e oggi con la nuova innovazione dei mezzi elettrici. Tra l'altro siamo anche una città che punta alla neutralità climatica al 2030, quindi questo tipo di passaggi sono necessari, ma la lotta all'inquinamento si fa non solo migliorando la tecnologia e quindi con l'elettrico, si fa anche e soprattutto andando a migliorare l'efficienza del trasporto merci, quindi Cityporto ci dà un contributo ambientale anche in questo senso. Ricordiamoci che possiamo muoverci in maniera ecologica, ma soprattutto possiamo cercare di diminuire gli spostamenti e questo non andando penalizzare il trasporto delle merci, ma semplicemente facendolo meglio e Cityporto ci aiuta a fare questo, a trasportare le merci, ma facendolo meglio rispetto a un tipo di trasporto che invece sarebbe più dispersivo e quindi meno efficiente”.
Il vicesindaco Andrea Micalizzi evidenzia: “Padova dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia nel coniugare sviluppo economico e sostenibilità. La nascita della prima Comunità Energetica nella Zona Industriale, promossa da Interporto Padova, rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, capace di generare benefici ambientali ed economici per tutto il territorio. Come amministrazione comunale, crediamo fortemente in una transizione energetica concreta, che parte dai luoghi produttivi e si estende alla vita quotidiana dei cittadini”.