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07 Mar 2025
La Cabina di regia dei trasporti e della logistica del Friuli Venezia Giulia muove i suoi primi passi, inizia ad essere una presenza effettiva nelle decisioni della Regione. La funzione della Cabina era stata illustrata dall’assessore alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante ne aveva discusso le funzioni al convegno ‘Priorità nei porti di Trieste e Monfalcone-Prospettive, scenari di mercato e riflessi sul territorio‘, definendolo come il primo luogo dove discutere le faccende di logistica sul territorio locale. Proprio a questo proposito la Cabina è intenta a discutere una nuova norma di settore volta a disciplinare le richieste di centri logistici in FVG. L’obiettivo è di pianificare in maniera adeguata alle necessità del territorio, favorendo lo sviluppo del sistema produttivo e logistico in armonia con la viabilità ‘normale’ e/o le imprese già presenti.
Tecnicamente rientra all’interno degli obiettivi della Disciplina urbanistica degli insediamenti logistici, analizzati ieri nella cornice dell’Interporto di Pordenone. Si tratta di discussioni ancora aperte, perchè rimane poco chiaro cosa sia esattamente un insediamento logistico, che cosa li distingua tra produzione industriale e commerciale e quali siano le specifiche aree urbanistiche destinati ad essi. La discriminante per un’autorizzazione regionale è stata però intanto fissata a tre ettari; pertanto molto bassa, considerando come la logistica necessiti di solito di ampi spazi di lavoro. Il lavoro della Cabina di regia si pone in tal senso come impellente, perché in FVG sono numerose le richieste di avere centri logistici in ex aree industriali, specie (emblematico il caso triestino) da parte di operatori stranieri. Sembra dunque che sarà il limite dei tre ettari il primo elemento ad essere poi discusso in Aula in Regione. Intanto la Cabina di regia sta raccogliendo suggerimenti e indicazioni coi quali migliorare quest’abbozzo di norma, la cui approvazione è prevista in Consiglio regionale tra qualche mese. Un piccolo addendum: nel caso di centri logistici in piccoli comuni, ad esempio nelle zone di confine del Carso o nel profondo Friuli, si sta valutando di garantire un appoggio dagli uffici regionali a proposito degli iter maggiormente complessi.
Fonte: TRIESTENEWS