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08 Gen 2025
Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, in un'inchiesta del pm Paolo Storari, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza per frode fiscale a carico di una società del settore della grande distribuzione organizzata, Aspiag service srl, concessionaria del marchio dei supermercati Despar, per un valore di circa 8 milioni di euro. Indagine che ha al centro, come molte altre coordinate dalla Procura milanese, il "fenomeno della somministrazione illecita di manodopera" e i cosiddetti "serbatoi" di lavoratori.
Il presunto schema "di carattere fraudolento" messo in atto da Aspiag service srl, concessionaria del marchio dei supermercati Despar "per il Triveneto, la Lombardia e l'Emilia Romagna" con circa "250 punti vendita" e "316 negozi affiliati", "dura da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all'erario". Lo scrive il pm Storari nel decreto di sequestro preventivo d'urgenza a carico della società, con sede legale a Bolzano, per 8 milioni di euro per una presunta frode fiscale, contestata tra il 2022 e lo scorso anno. Indagine in cui risulta indagato l'ad di Aspiag Christof Rissbacher, oltre ad Antonio Suma, "gestore di una serie di cooperative-serbatoi di manodopera, destinate al fallimento dopo che Suma - scrive il pm - le aveva ampiamente spogliate di ogni risorsa trasferendo il denaro su conti svizzeri". La "figura" di Suma era già emersa nelle indagini sui casi Geodis e Brt e anche in quest'ultima inchiesta su Aspiag sono venute a galla sue società, come Mag servizi e Delivery one, coinvolte nel presunto meccanismo di "somministrazione illecita di manodopera"
In particolare, dalle indagini che hanno accertato anche l'utilizzo di presunte false fatture, è emerso - come ha spiegato il procuratore Marcello Viola in una nota - che i rapporti di lavoro "con la società committente" sono stati "schermati" da "società 'filtro' che, a loro volta, si sono avvalse di diverse società cooperative (le cosiddette società 'serbatoio'), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell'Iva" e degli "oneri di natura previdenziale e assistenziale".
Le indagini della Gdf sono state condotte "con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle Entrate". Gli accertamenti hanno riguardato una "complessa frode fiscale derivante dall'utilizzo, da parte della beneficiaria finale", ossia Aspiag, "del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti d'appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all'emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti".
Nei confronti della società è stata contestata anche la responsabilità amministrativa degli enti "in relazione - spiega la Procura - agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società e a favore di quest'ultima".
Si tratta di una delle tante inchieste del pm Storari sui cosiddetti "serbatoi di manodopera": un presunto "sistema" - come è emerso già nei casi Dhl, Amazon (sequestro da 121 milioni lo scorso luglio), Gls, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Securitalia, Ups, Gxo, solo per citarne alcuni - attraverso cui le grandi aziende di vari settori, tra cui logistica, trasporto merci ma anche servizi di vigilanza privata, si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando manodopera" in modo irregolare.
Manodopera che solo formalmente lavora per cooperative, ma che in realtà lo fa per conto di colossi del settore, senza nemmeno ricevere i contributi previsti.
La Procura di Milano, negli ultimi anni, ha già sequestrato centinaia di milioni di euro con queste indagini e le aziende, poi, hanno regolarizzato con assunzioni migliaia di lavoratori e versato risarcimenti al fisco.
Fonte: TGR - BOLZANO