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10 Set 2024

L'ECSA apprezza la rilevanza riconosciuta al settore dello shipping dal rapporto di Mario Draghi

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Il documento sul futuro della competitività europea, tuttavia, evidenzia il declino della flotta dell'UE.

 

L'associazione degli armatori europei ha espresso apprezzamento per il contenuto del rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell'economia europea, che è stato pubblicato oggi, in quanto - ha spiegato l'European Shipowners' Community Associations (ECSA) - «riconosce la leadership globale del trasporto marittimo europeo e riconosce che un quadro normativo e fiscale idoneo allo scopo ha garantito che il settore sia rimasto competitivo a livello globale».


Un riconoscimento del ruolo dello shipping che nel rapporto sembra essere rimarcato per llo più sottolineando gli effetti negativi sulla competitività dell'economia europea della riduzione del peso a livello mondiale del settore del trasporto marittimo dell'Unione Europea: «la quota della flotta marittima mondiale di proprietà dell'UE - si legge nel rapporto - è in calo. La quota della flotta globale di proprietà di aziende dell'UE si sta riducendo nonostante il sostegno assicurato tramite le linee guida sugli aiuti di Stato al trasporto marittimo sia stato fondamentale affinché il settore diventasse leader mondiale. Il settore dello shipping - osserva il rapporto di Draghi - è altamente mobile e gli asset correlati, considerati sia come beni che come società imponibili, possono spostarsi da un paese all'altro nell'arco di poche settimane. Un certo numero di paesi terzi (ad esempio il Regno Unito, in Asia, in Medio Oriente e in Nord America) - rileva il rapporto - offrono condizioni vantaggiose per le imprese. Ad esempio, la Cina offre leasing d'interesse per gli armatori, mentre le banche commerciali UE hanno rallentato il loro supporto a causa di rigorosi requisiti prudenziali». Uno scenario - osserva ancora il rapporto - che caratterizza anche il settore portuale europeo: «nonostante la forza dell'UE nella logistica globale - si spiega - solo un operatore europeo è tra le prime cinque aziende globali che gestiscono terminal portuali. Oggi gli operatori asiatici e mediorientali dominano quest'attività e si aggiudicano concessioni in tutto il mondo».


L'ECSA ha evidenziato inoltre come il rapporto riconosca che il trasporto marittimo, assieme al trasporto aereo, sono i settori più difficili da decarbonizzare e che i necessari investimenti per la decarbonizzazione del solo trasporto marittimo saranno di 39 miliardi di euro all'anno tra il 2031 e il 2050, mentre per il trasporto aereo ammonteranno nello stesso periodo a 61 miliardi all'anno. Rilevando come il rapporto fissi come obiettivo principale per la decarbonizzazione di questi settori l'aumento della produzione di combustibili puliti e lo sviluppo di tecnologie pulite e innovative in Europa, l'associazione armatoriale ha sottolineato che a tal proposito il rapporto identifica la necessità di un adeguato accesso ai finanziamenti, tra cui bandi specifici per il trasporto marittimo nell'ambito dell'ETS Innovation Fund.



«Il rapporto Draghi - ha affermato il segretario generale dell'ECSA, Sotiris Raptis - riconosce con chiarezza il ruolo di leadership globale del trasporto marittimo europeo e la necessità di mantenere la sua competitività internazionale. Lo shipping europeo è una storia di successo ed è un pilastro della sicurezza energetica, alimentare e della catena di approvvigionamento del nostro continente. In questi tempi di incertezza geopolitica, è fondamentale per l'Europa mantenere e far crescere la flotta gestita dall'UE, che garantisce la posizione dell'Europa nelle catene di approvvigionamento globali e l'accesso ai principali mercati internazionali. Un settore dello shipping competitivo a livello internazionale è anche un prerequisito per un fiorente cluster industriale marittimo europeo, che deve far parte del prossimo Clean Industrial Deal dell'UE. È essenziale - ha concluso Raptis - concentrare gli investimenti nella capacità industriale europea per combustibili puliti e tecnologie innovative per la navigazione al fine di raggiungere i nostri obiettivi climatici e migliorare la competitività e la sicurezza europee».

 

Fonte: INFORMARE

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