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24 Lug 2024
È con una solenne cerimonia che lunedì 22 luglio, all’interno del porto di Valencia, si è inaugurata ufficialmente la nuova autostrada ferroviaria Valencia-Madrid (qui l’articolo per i dettagli). Operativa dal 30/06/2024, il company train di Trans Italia avrà il fondamentale compito di collegare l’Italia alla Spagna usando interamente il sistema della multimodalità. Un progetto condiviso tra Trans Italia e Tramesa, con la collaborazione del Ministero dei Trasporti e degli enti dipendenti Porto di Valencia e Adif (Amministratore dell’Infrastruttura Ferroviaria).
Presenti le istituzioni spagnole con il Ministro dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile, Óscar Puente, del Presidente della Generalitat, Carlos Mazón, e del Presidente dell’Autorità Portuale di Valencia (APV), Mar Chao. Per Trans Italia invece è stato il CEO Luigi D’Auria a spiegare la mission di tale progetto, epocale per lo sviluppo dei trasporti nel Bacino del Mediterraneo.
“Saranno oltre 10mila i mezzi su ruota tolti dalla strada ogni anno – come ha dichiarato lo stesso CEO di Trans Italia, Luigi D’Auria durante la conferenza inaugurale – con il nuovo sistema che vedrà l’uso del trasporto su ferro dal porto di Valencia con il terminal logistico di Abroñigal, nei pressi della capitale spagnola di Madrid. Il numero salirà a 1000 al giorno quando sarà pronto l’ampliamento del terminal nord del porto. Oltre 16.000 tonnellate di CO2 risparmiate e sette milioni di euro l’anno in inquinamento, rumore e incidenti, poiché i rimorchi viaggeranno su treno invece che su strada mentre arriveranno su nave dall’Italia”.
“Oggi siamo davvero orgogliosi di essere il primo attore logistico a promuovere il primo servizio multimodale strada-mare-ferro tra l’Italia e la Spagna – ha affermato sempre D’Auria – Nei prossimi 12 mesi l’azienda ha piani ambiziosi per estendere ulteriormente la propria rete, con l’obiettivo di raggiungere anche il Portogallo. Lisbona sarà il nostro prossimo obiettivo, da collegare utilizzando quella che è l’unica strada percorribile per intrecciare esigenze economiche, sociali e ambientali: la multimodalità. Questo impegno riflette una chiara visione di un futuro in cui la logistica sostenibile è al centro delle operazioni di trasporto, contribuendo attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico e alla promozione di pratiche aziendali responsabili, secondo i parametri ESG dettati dall’Unione Europea”.
D’Auria ha evidenziato il notevole impegno profuso da Trans Italia nel progetto. “È dal 1984 che Trans Italia ha sempre puntato sulla sostenibilità economica ed ecologica delle proprie attività – ha continuato l’AD di Trans Italia – È dal 1997 inoltre che l’azienda, insieme al Grimaldi Group, ha realizzato il primo collegamento intermodale della storia spagnola con il trasporto marittimo ro-ro di soli semirimorchi non accompagnati da Salerno a Barcellona. Oggi, oltre a ringraziare tutte le istituzioni presenti che hanno permesso ciò, i nostri partner e Grimaldi Group, vorrei cogliere l’opportunità anche per evidenziare la costante necessità di fare rete affinché, anche nel prossimo futuro ulteriori progetti di multimodalita possano essere creati”.
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