10 Giu 2024

Ita-Lufthansa: il CEO Iata sottolinea l'importanza dell'approvazione UE per garantire un futuro a Ita Airways

 

Willie Walsh, CEO IATA.

 

L'head della principale associazione dei vettori, Willie Walsh, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla necessità dell'approvazione da parte della Commissione europea per la proposta di fusione tra Ita Airways e Lufthansa. Oltre a sottolineare i benefici delle fusioni per i consumatori, Walsh ha evidenziato l'importanza di questa unione affinché l'Ita Airways possa sopravvivere e prosperare nel mercato aereo.

 

L'operazione in discussione

A seguito della notifica dell'operazione di fusione tra Ita Airways e Lufthansa, la Commissione europea ha sollevato dubbi relativi alla riduzione della concorrenza in determinate rotte. Questi dubbi hanno portato alla richiesta di alcuni adattamenti da parte dei soggetti coinvolti. La decisione UE è attesa per il 4 luglio, ma il CEO di Lufthansa, Carsten Spohr, suggerisce che potrebbe essere anticipata.

 

Impatto su Ita Airways

Walsh ha evidenziato l'importanza di questa fusione per Ita Airways, sottolineando che senza il supporto di un gruppo più grande, l'azienda rischia di ridimensionarsi o addirittura scomparire, come è successo con la precedente incarnazione, Alitalia. Allo stesso tempo, ha insistito sul fatto che una fusione di questo tipo sarebbe nell'interesse dei consumatori europei.

 

Il consolidamento nel settore aereo

Basandosi sull'esperienza passata con fusioni nel settore aereo in Europa, Walsh ha sottolineato i benefici del consolidamento per le compagnie aeree e i passeggeri. Ha inoltre enfatizzato il fatto che il consolidamento è stato approvato in passato proprio per i benefici che offre ai consumatori.

 

Prospettive future

Nel caso in cui la Commissione europea bocciasse l'accordo di fusione, Walsh ha sottolineato l'assenza di alternative valide e ha previsto il rischio che Ita Airways potrebbe subire una riduzione delle dimensioni o addirittura scomparire, un'ipotesi che non gioverebbe ai consumatori europei.

 

 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA