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29 Apr 2024
L'indagine "Family Affair" ha portato alla scoperta di una frode fiscale di quasi 6 milioni di euro nel settore della logistica, evidenziando anche casi di sfruttamento lavorativo. La Guardia di Finanza di Torino ha denunciato tre persone legate alla stessa famiglia, coinvolte in un sistema fraudolento che coinvolgeva false cooperative e una società intestata a un prestanome, utilizzate per sfuggire ai costi della manodopera legata ai trasporti. Durante il blitz sono stati sequestrati circa 2 milioni di euro in contanti, proprietà immobiliari, gioielli, orologi di lusso, motociclette di grossa cilindrata e persino un'imbarcazione.
Secondo gli inquirenti, più di 200 lavoratori sarebbero stati sfruttati durante questi anni. Si ipotizza che il sistema fosse stato concepito per aumentare i profitti della società principale tramite l'impiego di manodopera illecita e l'omissione dei contributi previdenziali. I lavoratori venivano assunti dalle cooperative fasulle e spesso si ritrovavano senza stipendio e contributi. Le verifiche condotte hanno rivelato che per ridurre l'imponibile venivano emesse fatture per operazioni mai effettuate, registrate dalle società intestate a prestanome. Inoltre, è stato scoperto che l'azienda aveva evaso oltre un milione di euro di imposte.
Il fallimento della società è stato richiesto e i finanzieri hanno individuato un'altra società legata al giro di denaro, gestita da un prestanome che ha evaso ulteriori 800mila euro dalle tasse.
Fonte: TGR PIEMONTE