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26 Mar 2024
Consegne più veloci, costi contenuti, minor inquinamento: dalla partenza alla destinazione, le imprese sono chiamate da logiche di concorrenza sempre più stringenti a migliorare l’efficienza della gestione della logistica e della supply chain.
Le nuove tecnologie, compresa la robotica, e l’intelligenza artificiale hanno un ruolo determinante, per molti versi ‘rivoluzionario’: messe a sistema, diventano indispensabili per far fronte alla concorrenza internazionale.
Dall’ordinaria produzione dei documenti ai più complessi sistemi di interconnessione, i vantaggi sono evidenti: anche solo considerando il ciclo del Cmr (il documento di contratto per il trasporto merci internazionale via terra), il digitale fa risparmiare alle imprese, sia in termini di tempo che di denaro, il 60% rispetto al metodo ‘tradizionale’ (fonte Unioncamere).
Sono alcuni dei dati emersi oggi, a Roma, nel convegno organizzato da Conftrasporto e Federlogistica dal titolo “Digitalizzazione e cybersecurity nel PNRR: opportunità per la filiera logistica”, che – a partire dai prossimi adempimenti previsti dalla direttiva Nis2 dell’Unione Europea sul tema della sicurezza informatica – ha tracciato i punti salienti della digitalizzazione applicata ai trasporti.
Ad aprire i lavori, il presidente di Conftrasporto Pasquale Russo: “L’intelligenza artificiale rivoluzionerà il mondo dei trasporti e della logistica, ma nell’interconnessione di più soggetti all’interno di uno stesso sistema virtuale pone anche il tema del rischio di attacchi cyber e della necessità di proteggersi – afferma Russo – Conftrasporto ha deciso di mettere insieme le eccellenze italiane per un confronto con tecnici, docenti e istituzioni. L’obiettivo è dare alle imprese soluzioni e opportunità, e continuare il dialogo con la RAM e il MIT per la realizzazione delle misure previste dal PNRR. Bisogna accelerare sul digitale per non restare indietro: le risorse del Piano di Ripresa e Resilienza hanno senso solo se spese presto e bene”.
“Abbiamo una grande opportunità, con una coincidenza straordinaria, dove politica, normative nazionali, normative europee, disponibilità di fondi convergono verso lo stesso obiettivo – evidenzia Francesco Benevolo, direttore RAM Spa – Dobbiamo concentrarci sull’attuazione del progetto con uno sguardo a lungo raggio e in una prospettiva di interoperabilità fra tutti gli attori di questo ‘disegno’, dove il Pnrr è un motore aggiuntivo: stiamo lavorando bene con i porti, le dogane, le capitanerie di porto, possiamo sicuramente diventare un sistema interoperabile logistico a livello nazionale”.
Intanto RAM ha acceso i motori e stanziato i fondi per partire: 30 milioni, del cosiddetto login center, impegnati per realizzare il nodo centrale di coordinamento tra gli attori del progetto, l’interconnettore tra gli operatori che dovranno poi interfacciarsi con la Pubblica Amministrazione; 45 milioni per potenziare i principali nodi per l’intermodalità e le piattaforme logistiche, in particolare i porti e gli interporti; è stato emanato l’avviso pubblico per le autorità di sistema portuale, con lo stanziamento di 1 milione di euro di fondi ciascuna (16 in totale) per l’implementazione del Port Community System (un sistema informatico aperto e neutrale).
I fondi del PNRR, con l’imperativo di fare presto e bene, sono stati anche al centro dell’intervento di Donato Liguori, della Direzione generale porti logistica e intermodalità del MIT: “Oggi siamo alle prese con una partita importante: mettere a bando i 175 milioni per le imprese della logistica. Nello stabilire i destinatari di questa risorsa vogliamo essere più inclusivi possibile, e nello stabilire i criteri dovremo essere veloci: il 2026 non aspetta. La stessa velocità la chiedo alle aziende: dovranno essere pronte non dopo 120 o 60 giorni, ma già dal giorno dopo l’emanazione del bando”, avvisa Liguori.
RISORSE DEL PNRR
Per la digitalizzazione della logistica lo Stato ha messo 250 milioni di euro del PNRR, 175 dei quali da destinare direttamente alle imprese del settore. Obiettivo, aumentare la competitività logistica nazionale realizzando un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati. Così si semplificano procedure, processi e controlli, grazie alla de-materializzazione dei documenti e allo scambio di dati e informazioni.
Per la cyber security, elevata a priorità di investimento, nell’ambito del PNRR sono previsti oltre 623 milioni di euro. Che sia una priorità non c’è alcun dubbio: dal 2018 al 2022, gli attacchi informatici a livello globale sono aumentati del 60%; solo in Italia, nel corso del 2022, si è registrato un incremento del 169% rispetto all’anno precedente. Logistica e Trasporti sono al 3° posto in Italia tra i settori più colpiti.
CYBERSECURITY DIRETTIVA EUROPEA
Anche l’Europa ha messo in campo strumenti nuovi per contrastare l’azione degli hacker. Si chiama NIS2 ed è la direttiva europea emanata per aumentare i sistemi di sicurezza nei settori essenziali e importanti. “La Direttiva introduce obblighi più rigidi per la reportistica sugli incidenti – spiega Claudio Cilli, professore di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica alla Sapienza – Le entità critiche devono ad esempio dare notifica iniziale di un incidente di sicurezza significativo entro 24 ore dal rilevamento, fornire una valutazione iniziale dell’incidente entro 72 ore dal rilevamento, creare un report finale entro un mese dal rilevamento”. Pena, sanzioni onerose: gli Stati membri possono infatti applicare ammende fino a 10 milioni di euro o corrispondenti al 2% del fatturato annuo.
Nella seconda parte del convegno sono stati illustrati progetti ed esperienze già avviate, con un tour virtuale nel metaverso all’interno del porto di Ravenna, restituendo in tempo reale le immagini in 3D dei movimenti nello scalo e il percorso delle merci in ogni passaggio.
Fonte: CONFTRASPORTO