News

19 Mar 2024

Il ponte che rischia di bloccare le esportazioni italiane

PONTE_LUEG_TRANSPORTONLINE

 

Dal 2025 verrà limitata la portata del viadotto autostradale più lungo dell’Austria.

 

Tra meno di un anno il passaggio delle merci attraverso il passo del Brennero, al confine tra la provincia italiana di Bolzano e la regione austriaca del Tirolo, potrebbe complicarsi. Alle difficoltà note da tempo – le limitazioni imposte dall’Austria al passaggio di camion nel tratto di autostrada a nord del valico alpino – se ne è aggiunta una che ha allarmato le imprese e le associazioni di categoria: dal 2025 il transito dei mezzi sul viadotto autostradale più lungo dell’Austria, che comincia circa sei chilometri dopo il confine con l’Italia, dovrà essere limitato con ogni probabilità a una sola corsia per senso di marcia a causa di problemi strutturali.

 

Infatti il viadotto, che si chiama “ponte Lueg”, non potrà più sostenere il peso dei mezzi che attualmente viaggiano su quattro corsie e il traffico dovrà essere ridotto per ragioni di sicurezza, perché il ponte Lueg è ormai datato e ha quasi raggiunto la fine del suo ciclo di vita, cioè il periodo in cui può essere utilizzato. Il rischio però è che si formino code chilometriche in un tratto di strada percorso da tantissimi camion delle aziende di trasporto merci italiane: il trasporto su gomma attraverso l’Austria è la via più veloce per raggiungere la Germania, uno dei principali paesi europei con cui l’Italia ha legami commerciali.

 

Venerdì 8 marzo alcune associazioni di categoria hanno parlato delle possibili criticità per l’economia legate alla situazione del ponte Lueg durante un incontro a Trento nella sede di Confcommercio Trentino, la principale organizzazione che rappresenta le imprese del settore terziario della regione. Secondo i rappresentanti degli autotrasportatori è probabile che bisognerà «far fronte a code di 80-100 chilometri», che finirebbero per esacerbare le attuali difficoltà del transito dovute alle numerose limitazioni alla circolazione dei tir (acronimo della sigla francese Transports Internationaux Routiers, che include tutti i camion, gli autotreni e gli autoarticolati) introdotte dall’Austria negli ultimi anni. L’obiettivo dell’Austria è ridurre le emissioni inquinanti dovute al traffico dei mezzi pesanti; l’Italia sostiene invece che i divieti danneggino eccessivamente i camion e lo scambio di merci con la Germania.

 

Sommando le limitazioni esistenti e la probabile riduzione del transito sul ponte Lueg, per il presidente dell’Unione autotrasporto merci (UNATRAS) Paolo Uggè «otteniamo la tempesta perfetta: sarà il blocco totale del Brennero. Per le merci, ma anche per il turismo».

 

Costruito nel 1969, il ponte Lueg è lungo 1,8 chilometri e alto fino a 72 metri. Si trova sulla A13, l’autostrada che va dal Brennero a Innsbruck, in continuità con l’A22 italiana, l’autostrada del Brennero. Asfinag, la società che gestisce le autostrade austriache, spiega che non è possibile ristrutturarlo: va demolito e ricostruito. La società ha fatto un piano per realizzarne uno nuovo ma l’intervento non è ancora partito per via di un ricorso presentato dal sindaco di Gries am Brenner, il paese dove si trova il ponte Lueg, su cui le autorità locali devono ancora pronunciarsi. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo ponte a fianco dell’attuale viadotto, su cui spostare il traffico. Per costruirlo serviranno circa due anni e mezzo. A quel punto il vecchio ponte Lueg potrà essere demolito e al suo posto verrà realizzato un secondo nuovo ponte, così da avere due viadotti paralleli sui quali distribuire il traffico. Complessivamente è un intervento da 300 milioni di euro. Leggi tutta la notizia

 

Fonte: IL POST

 

 

Green Logistics Expo
Verizon Connect
Toyota MH
Grimaldi Group
Soset
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie