Cerca Aziende di:
25 Ott 2023
Nel corso di una complessa operazione di contrasto alle frodi fiscali nel commercio dei pallet, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Emilia ha fatto emergere un’articolata rete criminale responsabile di gravi reati economico-finanziari. Gli investigatori hanno svelato un intricato meccanismo per l’acquisto in nero della merce. Diverse società emettevano fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di 10 milioni di euro, con conseguenti illeciti a danno dello Stato e dell’economia locale.
Gli autori della frode acquistavano bancali in nero da conducenti di autocarri o corrieri che dopo aver effettuato le consegne delle merci, trattenevano i pallet nel loro veicolo. I prodotti venivano poi rivenduti legalmente da società parte della rete realmente operative e che hanno dichiarato i ricavi conseguiti dalle cessioni. Per giustificare l’acquisto in nero dei bancali sono state costituite diverse società “cartiere”: emettevano fatture per operazioni inesistenti nei confronti delle imprese che si occupavano della rivendita legale della merce. E queste ultime, annotando le fatture, hanno dedotto il costo e simulato l’acquisto regolare. In questo quadro la società verificata è risultata soggetto economico sia fornitore che cliente di altre società del gruppo.
Gli accertamenti hanno portato alla denuncia di quattro presunti responsabili, di cui due campani, un veneto ed un extracomunitario di origine libica e residente in provincia di Reggio Emilia.
Contestualmente all’attività di accertamento fiscale, le Fiamme Gialle hanno eseguito nei confronti della società in questione un’ispezione in materia di tutela della spesa pubblica. Da questa è emerso che tre dei quattro esponenti della rete criminale, nel 2020 e nel 2021, hanno ottenuto indebitamente finanziamenti garantiti dallo Stato per circa 500mila euro, erogati nell’ambito dell’emergenza Covid-19. Leggi tutta la notizia
Fonte: RAINEWS - TGR EMILIA ROMAGNA