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28 Lug 2023
La proposta di chiedere ai mezzi pesanti di versare un pedaggio per circolare sulla Firenze-Pisa-Livorno deve essere discussa ulteriormente, vanno superate infatti una serie di criticità sia sugli obiettivi che si intende perseguire, sia sulle soluzioni tecniche prospettate. È quanto ha spiegato Assotir dopo aver incontrato i gruppi politici del Consiglio Regionale della Toscana.
Con questa iniziativa la Regione intende infatti raccogliere i fondi necessari a trasformare la Fi-Pi-Li in una autostrada. L’Associazione ha evidenziato che è ingiustificato chiedere di pagare un pedaggio prima di realizzare le opere necessarie. Ma soprattutto ha evidenziato che il pedaggio selettivo imposto ai soli Tir garantirà appena alcune decine di milioni di euro, per la messa in sicurezza e per l’adeguamento dell’infrastruttura serviranno invece diverse centinaia di milioni. L’unica soluzione sarebbe quella di imporre un pedaggio universale a tutte le categorie di veicoli, ipotesi che tuttavia gli esponenti dei gruppi consiliari hanno fermamente respinto.
Nel corso degli incontri – a cui erano sempre presenti i vertici di partito – gli esponenti politici hanno in ogni caso mostrato forti dubbi sulla proposta. Neppure i consiglieri della maggioranza si sono detti favorevoli al progetto in maniera incondizionata. La maggior parte ha condiviso le perplessità sul pedaggio selettivo, un numero altrettanto cospicuo di politici ha mostrato riserve sulla scelta di creare una società in-house dedicata – Toscana Strade Spa – cui affidare la gestione della Fi-Pi-Li. Tutti i gruppi hanno quindi concordato sia necessario approfondire l’istruttoria.
Assotir ha quindi depositato una richiesta di audizione alla 4° Commissione Consiliare , che ha la competenza su viabilità e trasporti, ma intende avviare un dialogo anche con la Giunta Regionale. L’Associazione è consapevole del fatto che sia necessario individuare le risorse per finanziare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ma ritiene che per superare le problematiche finora emerse sia necessario dare vita a una fase realmente concertativa.
Fonte: ASSOTIR