Cerca Aziende di:
24 Lug 2023
GENOVA - Mai come in questo periodo l’industria del mare italiana ha avuto così tanti rappresentanti a livello internazionale: se ne contano otto tra le varie associazioni di settore. Un presidio che per un osservatore attento - ed esperto di associazionismo imprenditoriale, militando lui stesso ai vertici della Conftrasporto ed essendo stato per anni la voce degli agenti marittimi genovesi e italiani - come Gian Enzo Duci, è «abbastanza frutto del caso, anche se, guardando i nomi, credo ci sia una forte componente di valore personale e individuale».
In effetti, escluso che a monte ci possa essere una sorta di sistema Italia che abbia spinto per posizionare i suoi uomini migliori ai vertici delle organizzazioni internazionali, tutti i profili rappresentativi sono caratterizzati da quella che in gergo si definisce la seniority, un misto esperienza, capacità imprenditoriale o manageriale tale da aver oggettivamente modificato in meglio la situazione della società o dell’ente per cui si è lavorato. L’anzianità di servizio è un fattore importante ma non sempre determinante, mentre l’elemento imprescindibile sono le grandi doti politiche e di relazioni umane. Il caso più evidente è quello di Emanuele Grimaldi, armatore numero uno in Italia e presidente dell’International Chamber of Shipping, che rappresenta l’80% della flotta mercantile globale in termini di tonnellaggio, e da Londra (città dove Grimaldi ha vissuto per un certo periodo) si occupa di questioni normative e legali per l’intero settore.
Segue Paolo d’Amico, che è il maggior armatore cisterniero in Italia ed è alla guida dell’Intertanko, l’associazione mondiale degli armatori di petroliere e affini, la quale ebbe tra i suoi promotori negli anni Settanta anche gli armatori genovesi Cameli.
E sempre nelle rappresentanze globali di settore, Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo di Msc Cruises, terzo operatore crocieristico al mondo, è stato il primo europeo e il primo italiano a essere nominato Global Chairman della Clia, l'associazione che riunisce tutti gli armatori del mondo nel settore crociere.
Sono molti i genovesi che in questo momento ricoprono cariche internazionali: Timothy Cosulich, amministratore delegato della divisione Marine Fuels del gruppo omonimo, è alla guida dell’International Bunker Industry Association, l’associazione degli armatori e delle imprese che si occupano dei rifornimenti di carburante per le navi, proprio ora che i temi della transizione energetica sono sempre più all’ordine del giorno. Per onorare Genova, una delle prime iniziative di Cosulich è stata quella di portare in città il congresso dell’associazione, cui hanno partecipato alcune delle personalità più in vista del settore.
Un altro genovese ai vertici è Alberto Dellepiane, amministratore delegato per l’Italia della Rimorchiatori Mediterranei (il terzo operatore mondiale del settore, recentemente acquisito proprio dal gruppo Msc), che a giugno è diventato presidente dell’European Tugowners Association, l’associazione europea di categoria che riunisce le 83 aziende (più altre 43 associate) che si occupano di far entrare e uscire in sicurezza le navi da tutti i porti del Vecchio Continente. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH