Cerca Aziende di:
13 Lug 2023
La terza edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone realizzato da Continental fotografa - come le precedenti edizioni - lo stato del settore in Italia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi pandemica. L'analisi prova a tracciare i trendi di mercato, attraverso l’analisi dei dati su immatricolazioni, tipi di alimentazione, anzianità, categoria euro e, novità di questa edizione, andamento del traffico in autostrada.
Immatricolazioni al -6,4%
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021 con solo 21.524 nuovi mezzi. Tutte le regioni seguono la scia nazionale ad eccezione di Lazio (+5,5%), Trentino-Alto Adige (+2,2%), Marche (+10,5%), Calabria (+30,4%), Friuli Venezia Giulia (+8,4%), Sardegna (+14,1%) e Valle d’Aosta (+19%). I cali delle altre regioni vanno dal -0,9% del Veneto al -41,2% della Basilicata.
Il dato italiano è in controtendenza rispetto alla crescita media dei Paesi Ue, dove le immatricolazioni sono aumentate del 6,5% rispetto al 2021. I Paesi che hanno registrato una maggiore crescita sono Francia (+2,3%), Spagna (+13,6%) e Regno Unito (+13,4%). La Germania, Invece, segna un calo dello 0,9%.
Alimentazione: diesel super-star
Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8% in leggero calo rispetto al 91,3% del 2021) seguito da benzina e metano (che rimangono stabili a 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative: la combo benzina e gas liquido segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).
Tra le regioni con più mezzi elettrici, passa in testa alla classifica la Valle d’Aosta (2,1%), sorpassando il Trentino-Alto Adige (che passa da 1,3% del 2021 a 1,7% del 2022). Le regioni con più mezzi a metano sono le Marche (6,4%), l’Emilia Romagna (4,6%) e l’Umbria (3,8%).
Categoria Euro: la Valle d'Aosta regione più virtusoa
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,4% del totale. Una percentuale che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,6% del parco (in lieve diminuzione rispetto al 31,8% del 2021). Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5% (in calo di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente). La Valle d’Aosta si conferma la regione più virtuosa registrando l’81,9% di mezzi poco inquinanti; la Calabria resta fanalino di coda con un parco autocarri che, come nel 2021, è composto per la metà da Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (50,5%).
Anzianità: mezzi con una media di 20-30 anni di vita
Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia nel 2022 risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 15% del 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante, dato in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 2021). L’analisi mette in luce una spiccata disparità della distribuzione geografica dei mezzi pesanti in circolazione, con quelli più nuovi, maggiormente sicuri e meno inquinanti, prevalentemente al Nord e quelli più vecchi al Sud: le quote più elevate di veicoli di oltre 30 anni si trovano in Calabria (30,1%) e Sicilia (27,5%). Il podio per la regione con il parco circolante più “giovane” lo conquista la Valle d’Aosta che con il 20,4% supera il Trentino-Alto Adige (13%).
Traffico in autostrada: mobilità in aumento
Nel 2022, il traffico in autostrada ha evidenziato un andamento della mobilità in crescita rispetto ai valori del 2021, con aumenti significativi sia per i veicoli leggeri (+13,6%), sia – anche se con un incremento più moderato – per i veicoli pesanti (+2,6%). È necessario, però, mettere a confronto questi dati con il 2019, l’ultimo anno pre Covid. Questa comparazione, infatti, consente di verificare e confermare un’evoluzione del traffico ormai sostanzialmente assimilabile ai livelli antecedenti alla pandemia, sebbene non siano ancora stati raggiunti i massimi registrati in quel periodo. In termini assoluti, il numero di veicoli-km percorsi in totale sull’intera rete autostradale a pedaggio nel trascorso 2022 ha superato la quota di 83,5 miliardi con un considerevole incremento (+10,7%) rispetto all’anno precedente.
Fonte: EUROMERCI