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12 Lug 2023

Federauto Trucks&Van, Artusi: ''Accelerare i nuovi incentivi per il rinnovo del parco autotrasporto''

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Si attende ancora il decreto ministeriale che dovrà stabilire la ripartizione degli incentivi per le diverse tipologie di veicoli.

 

ROMA - «La lettura dei dati sull’esito del click day del nuovo periodo di prenotazione del Fondo Investimenti 2022 per l’autotrasporto, praticamente esaurito in poche ore per l’LNG, il Diesel (con rottamazione) e i trainati, dimostrano quanto fossero attese dalle imprese le risorse stanziate dalla legge di Bilancio del scorso anno, che sono state sbloccate nei primi giorni di giugno, dal decreto di attuazione emanato dopo un anno e mezzo dallo stanziamento iniziale». Lo ha dichiarato Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega ai Trucks&Van, facendo il punto sull’erogazione delle risorse del Fondo autotrasporto.

 

«Nel prendere atto con soddisfazione che lo sblocco di queste risorse ha avuto un grande successo – a dimostrazione della voglia che dimostrano le imprese di adeguare le tecnologie delle flotte – rammarica il ritardo con cui si è arrivati all’attuazione della norma (che porterà all’erogazione degli incentivi nelle casse delle aziende non prima della fine del 2024), e ci motiva a far sì che si eviti che anche i fondi previsti con le stesse finalità per il 2023 subiscano un analogo ritardo».

 

«Al momento», ha ricordato Artusi, «è stato emanato solo il decreto interministeriale che fissa in 25 milioni la somma destinata agli incentivi per il 2023, mentre si attende ancora il decreto ministeriale che dovrà stabilire la ripartizione della somma per le diverse tipologie di veicoli e il successivo decreto attuativo per avviare l’erogazione degli incentivi».

 

«Ci auguriamo», ha continuato Artusi, «che tali risorse non debbano attendere quanto quelle del 2022 e che il Ministero dei trasporti, confermando l’attenta sensibilità dimostrata nei confronti dei problemi dell’autotrasporto, voglia accelerare le procedure per rendere disponibili al più presto queste risorse che, peraltro, appaiono strutturalmente nel bilancio dello Stato».

 

«È necessario ricordare», ha concluso Artusi, «che l’ammodernamento del parco è, e deve continuare ad essere, una priorità per avere risultati tangibili e rapidi in termini di diminuzione degli inquinanti, dei climalteranti e per aumentare la sicurezza stradale».

 

Fonte: FEDERAUTO

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