Cerca Aziende di:
04 Mag 2023
Nella transizione tecnologica in atto, le imprese di trasporto e logistica
presentano tendenze di fondo nell’innovazione complessivamente più limitate
rispetto a quelle dell’economia complessiva, ma anche più attente alle
tecnologie digitali più sofisticate come l’iot, sia pure con evidenti differenze nelle
singole attività del comparto. Riguardo, invece, alla transizione ambientale, le
imprese di trasporto e logistica manifestano complessivamente una sensibilità
relativamente maggiore, rispetto a quella complessiva delle imprese produttive,
per le politiche pubbliche e ancor di più per i relativi costi generati dal
cambiamento climatico. Assecondare tendenze comunque positive delle
imprese di trasporto e logistica verso la transizione digitale e ambientale,
confermate anche da dati e indagini più recenti sulle azioni intraprese di
sostenibilità ambientale e sugli orientamenti digitali delle imprese, risulta
quanto mai essenziale nell’elaborare politiche e strumenti di promozione.
1. L’innovazione delle imprese
Il tema dell’innovazione coinvolge tutte le imprese, in generale come orientamento all’adeguamento tecnologico della loro capacità competitiva, in particolare come miglioramento della loro efficienza produttiva e organizzativa, che coinvolge inevitabilmente le condizioni di lavoro e la sicurezza dei lavoratori. Se l’innovazione è una sfida di tutto il sistema produttivo, non tutti i settori la colgono nella stessa misura e con la stessa intensità. Se poco più della metà (50,9%) delle imprese dell’industria e dei servizi con più di 10 addetti hanno operato nel corso del 2020 almeno una innovazione di prodotto o di processo, nei servizi l’attenzione all’innovazione scende al disotto della metà (47,2%).
Se si concentra poi l’attenzione sul comparto dei trasporti e della logistica, l’innovazione coinvolge solo il 34,5% delle imprese ed è più bassa nei trasporti (33,2%) e un po’ più alta nella logistica e nei corrieri (36,9%).
2. La digitalizzazione delle imprese di trasporto e logistica
Il basso orientamento all’innovazione coinvolge anche la digitalizzazione, come emerge dai risultati di un’indagine rapida svolta da Confetra nel corso della prima metà del 2022 tra le aziende associate, finalizzata a valutarne la rilevanza nella logistica italiana. Dall’analisi dei dati raccolti emerge che il settore, nonostante oltre il 70% delle aziende ritenga l’innovazione digitale fondamentale, fa un’immensa fatica ad investire le proprie risorse (solo il 14% accede ad incentivi regionali, statali e/o europei) e circa il 75% delle aziende intervistate investe meno del 2% del proprio fatturato. Il 28% delle imprese dichiara di avere un team dedicato all’IT, ma questo viene destinato più al mantenimento del sistema informatico e meno all’innovazione, mentre gli investimenti sono rivolti essenzialmente al miglioramento della qualità del servizio (76%) ed alla tracciabilità delle merci (53%), e solo il 33% delle aziende ha indirizzato la digitalizzazione alla gestione delle supply chain. Nonostante questi riscontri, la statistica ufficiale offre però elementi relativamente più confortanti sulle applicazioni di tecnologie più avanzate nelle attività di trasporto e logistica.
3. Utilizzo dell’Internet of Things (IoT)
Tra le innovazioni digitali più rilevanti, quella che sta generando i migliori risultati in termini di competitività e efficienza organizzativa delle imprese è senza dubbio l’utilizzo di internet applicato alla gestione aziendale, la cd. Internet of Things (IoT). In quest’ambito, la tendenza Industria e servizi Servizi Trasporti e logistica Trasporti Logistica e corrieri Imprese innovative 50,9 47,2 34,5 33,2 36,9 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Imprese innovative (% su totale imprese > 10 addetti) 3 complessiva del trasporto e della logistica verso un minore orientamento all’innovazione, rispetto alle attività produttive, presenta caratteristiche quasi opposte.
Complessivamente, le imprese manifatturiere con più di 10 addetti che utilizzano l’IoT nel 2021 rappresentano il 36,6% del totale, a fronte di un 38,5% delle attività di trasporto e appena il 10,6% di quelle dei servizi postali e corrieri. Concentrando l’attenzione sull’applicazione dell’IoT su alcune funzioni operative delle aziende (cioè escludendo tutta la parte più propriamente gestionale), si riscontrano alcune significative differenze. Nella cd. “Smart energy”, cioè la gestione intelligente dei consumi energetici, le imprese manifatturiere che la utilizzano rappresentano il 29,6% del totale, nei trasporti e magazzinaggio l’incidenza scende al 17,6% mentre nei servizi postali e di corriere supera abbondantemente la metà (56,1%).
La sicurezza dei locali di lavoro rappresenta l’ambito di maggiore applicazione dell’IoT, con ben il 72,6% delle imprese manifatturiere, il 70,4% delle imprese di trasporto e magazzinaggio e il 62,6% di quelle nei servizi postali e di corriere. Attività manifatturiere Trasporto e magazzinaggio Servizi postali e corrieri Utilizzo IOT 36,6 38,5 10,6 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 Utilizzo IOT (% su totale imprese > 10 addetti) Attività manifatturiere Trasporto e magazzinaggio Servizi postali e corrieri Smart energy 29,6 17,6 56,1 Sicurezza dei locali 72,6 70,4 62,6 Gestione della logistica 15,7 61,7 100,0 Movimento veicoli 35,0 33,1 62,8 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Campi di utilizzo dell'IOT (% su totale imprese > 10 addetti) 4 La gestione della movimentazione logistica tramite tecnologie IoT risulta adottata appena dal 15,7% delle imprese manifatturiere, mentre, com’era facile attendersi, sale al 61,7% delle imprese di trasporto e magazzinaggio e al 100% di quelle nei servizi postali e di corriere. Infine, la movimentazione tramite IoT di veicoli e mezzi all’interno delle aziende è adottata dal 35% delle imprese manifatturiere, dal 33,1% di quelle di trasporto e magazzinaggio e dal 62,8% di quelle nei servizi postali e di corriere.
4. Sensibilità ambientale
Rispetto ai grandi cambiamenti tecnologici e alle transizioni che ne derivano sull’attività d’impresa, l’aspetto ambientale del trasporto e della logistica è forse quello più rilevante e sentito, a causa del fatto che le emissioni di diverse attività del comparto rientrano nella definizione di “hard to abate”, cioè difficili da abbattere. Nonostante queste evidenze, la sensibilità ambientale delle imprese risulta ancora molto limitata, pur con alcune differenziazioni.
L’interesse delle imprese alle politiche pubbliche contro il cambiamento climatico, che negli ultimi anni hanno fortemente caratterizzato l’azione dei governi, a livello europeo e nazionale, e delle istituzioni internazionali, è generalmente scarso. Per il complesso delle attività produttive l’interesse a questo tema risulta mediamente “nullo” per la metà delle imprese (51,1%), un dato che risulta di poco più basso per le imprese dell’industria, più elevato per quelle dei servizi, di trasporto e magazzinaggio nel loro insieme, ma meno nei trasporti (49,4%) e molto più in quelle di logistica e corriere (59,2%). L’interesse risulta “basso” nel complesso delle attività produttive per il 30,2% delle imprese, quota che aumenta per le imprese dell’industria (32,5%), ma si riduce per quelle dei servizi (27,2%) e ancor di più per i servizi complessivi di trasporto e magazzinaggio (23,5%) e per i servizi di trasporto (25,7%) e di logistica e corriere (19,5%). Industria e servizi Industria Servizi Trasporto e magazzinaggio Trasporti Logistica e corriere Nullo 51,1 48,3 54,6 52,9 49,4 59,2 Basso 30,2 32,5 27,2 23,5 25,7 19,5 Medio 14,3 14,9 13,6 18,1 18,0 18,4 Elevato 4,4 4,2 4,6 5,5 6,9 3,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Interesse delle imprese alle politiche pubbliche contro il cambiamento climatico (% su totale imprese > 10 addetti) 5 L’interesse “medio” ed “elevato” per le politiche ambientali risulta invece presente in una quota maggiore (complessivamente ben oltre il 20%) di imprese di trasporto e magazzinaggio, rispetto al dato complessivo di industria e servizi.
L’interesse delle imprese ai costi generati dal cambiamento climatico risulta invece un po’ più elevato rispetto a quello per le politiche ambientali, in particolare per quelle dei trasporti, con una quota di imprese con interesse medio-alto complessivamente pari al 37,5% (26,1% di imprese con interesse medio e 11,4% con interesse elevato), a testimonianza della loro maggiore esposizione ai costi (esterni) generati dalla loro attività sull’ambiente. Dati recentissimi, tratti dall’Indagine sulla fiducia delle imprese, sembrano confermare questa maggiore sensibilità relativa delle imprese di trasporto e magazzinaggio in tema di sostenibilità ambientale.
Anche se basati sull’adozione nel 2022 di una qualsiasi delle azioni di sostenibilità ambientale oggetto di rilevazione (riduzione consumi Industria e servizi Industria Servizi Trasporto e magazzinaggio Trasporti Logistica e corriere Nullo 37,3 32,2 43,7 43,0 36,0 55,9 Basso 31,5 33,3 29,3 24,6 26,5 21,2 Medio 24,8 27,7 21,0 22,6 26,1 16,2 Elevato 6,4 6,8 6,0 9,7 11,4 6,7 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 Interesse delle imprese ai costi dovuti agli effetti del cambiamento climatico (% su totale imprese > 10 addetti) Industria manifatturiera Servizi di mercato Trasporto e magazzinaggio % Imprese 50,3 42,1 62,3 0 10 20 30 40 50 60 70 Azioni di sostenibilità ambientale (% imprese) 6 energetici, isolamento termico edifici, installazione impianti energie rinnovabili, acquisto veicoli elettrici, installazione impianti che utilizzano energie rinnovabili, autoproduzione di energia, riduzione consumi idrici, trattamento e riuso acque di scarico, utilizzo di impianti per il risparmio di materiali usati e di materie prime-seconde, raccolta differenziata rifiuti, gestione rifiuti per ridurre gli inquinanti, contenimento delle emissioni), i dati rilevati dal campione di indagine mostrano una quota di imprese che ha intrapreso azioni di sostenibilità ambientale che varia dal 42,1% dei servizi di mercato, al 50,3% dell’industria manifatturiera e al 62,3% del trasporto e magazzinaggio, ma non forniscono elementi sulla numerosità per azienda e sui relativi impatti. Va infine sottolineato che mediamente solo un’impresa su cinque ha utilizzato incentivi per pratiche di sostenibilità ambientale. Leggi tutta la notizia
Fonte: CONFETRA