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27 Feb 2023
Due materiali molto diversi tra loro e, al contempo, due volti della stessa medaglia nel trasversale settore della logistica: plastica e legno, quando si parla di pallet, si contraddistinguono sempre e comunque per le loro specifiche peculiarità.
Con oltre 40 anni di esperienza nel settore, Relicyc rappresenta una realtà attiva nel riciclo delle materie plastiche e legno e ha alle spalle una lunga storia nella gestione completa del materiale da pallet a fine utilizzo, dal suo recupero alla reintroduzione nel mercato, garantendo alti standard produttivi, elevata qualità e un servizio ineccepibile grazie a un'organizzazione solida, flessibile e in continua evoluzione.
Proponendo sia legno che plastica, permette di avere un'offerta completa, e altamente professionale. L'impostazione agile e innovativa consente di rispondere velocemente ai cambiamenti del mercato e di affiancare l'evoluzione delle aziende.
Il pallet in legno EPAL, ad esempio, è uno strumento logistico affidabile riconosciuto a livello europeo. La European Pallet Association e.V. ha infatti determinato una politica unica e uniforme relativa all’attribuzione del nullaosta ai professionisti per la fabbricazione, il commercio e la riparazione dei pallet a marchio EPAL. Relicyc rispetta i requisiti richiesti per la sua commercializzazione, garantendone la conformità alle norme Fiche UIC 435-2. Inoltre, l’azienda è autorizzata ISPM-15 ed è attiva nel commercio dei pallet legno usati grazie al recupero dei materiali post-consumo presso le imprese clienti. I pallet vengono controllati singolarmente, rigenerati e garantiti secondo le più rigorose procedure di qualità; questo consente al legno di configurarsi come un materiale poroso e igroscopico, capace di assorbire le molecole d’acqua presenti nell’ambiente, creando delle condizioni sfavorevoli per i microorganismi.
È però inconfutabile che, a parità di portata, la plastica è più leggera - di conseguenza anche i camion su cui viaggia -, oltre che essere totalmente riciclabile. I pallet in plastica nestabili, inoltre, da vuoti occupano fino al 65% di spazio in meno, sia nello stoccaggio a terra che nella movimentazione. Rapportando questi dati al numero di camion e container quotidianamente in movimento, i vantaggi che derivano dal suo utilizzo diventano importanti e, soprattutto, quantificabili tramite dati oggettivi.
Dal 2010, Relicyc produce pallet in plastica 100% riciclata. Per rendere gli articoli prodotti nuovamente riciclabili e per offrire al mercato la migliore qualità, la materia prima è attentamente selezionata dall’azienda. Per tale ragione Relicyc prestamassima attenzione alla fase di raccolta e macinazione, così da rendere il processo produttivo più efficiente e ottenere un prodotto di alta qualità. La filiera di recupero e lavorazione viene gestita all’interno dell’azienda per garantire un accurato controllo, massima qualità e un impatto ambientale ridotto al minimo.È però inconfutabile che, a parità di portata, la plastica è più leggera - di conseguenza anche i camion su cui viaggia -, oltre che essere totalmente riciclabile. I pallet in plastica nestabili, inoltre, da vuoti occupano fino al 65% di spazio in meno, sia nello stoccaggio a terra che nella movimentazione. Rapportando questi dati al numero di camion e container quotidianamente in movimento, i vantaggi che derivano dal suo utilizzo diventano importanti e, soprattutto, quantificabili tramite dati oggettivi.
Dal 2010, Relicyc produce pallet in plastica 100% riciclata. Per rendere gli articoli prodotti nuovamente riciclabili e per offrire al mercato la migliore qualità, la materia prima è attentamente selezionata dall’azienda. Per tale ragione Relicyc prestamassima attenzione alla fase di raccolta e macinazione, così da rendere il processo produttivo più efficiente e ottenere un prodotto di alta qualità. La filiera di recupero e lavorazione viene gestita all’interno dell’azienda per garantire un accurato controllo, massima qualità e un impatto ambientale ridotto al minimo.
I pallet in plastica prodotti da Relicyc, conosciuti con il marchio Logypal, rappresentano anche la vera alternativa al pallet in legno trattato ISPM-15, con un costo più vantaggioso, permettendo di evitare le certificazioni obbligatorie e i problemi di quantità minime ordinabili.
Leggeri, resistenti, maneggevoli, esportabili senza alcuna restrizione normativa e lavabili, i pallet in plastica Logypal non assorbono alcun liquido, non sono attaccabili da muffe, parassiti o batteri e possono essere igienizzati con lavaggi ad alta pressione. Composti da un materiale completamente riciclato, restano inalterati nel tempo, esteticamente e strutturalmente, e mantengono un valore economico anche in caso di danneggiamento, in quanto non richiedono un costo per il recupero ma, al contrario, vengono valorizzati per poi essere completamente riciclati.
“I pallet in legno e quelli in plastica, per una realtà come la nostra che li tratta entrambi, rappresentano due prodotti complementari più che concorrenti - spiega l’Amministratore delegato di RELICYC,Alessandro Minuzzo-. In particolare, il pallet in plastica non è un oggetto semplice e necessita, per essere fatto bene, di studi e di prove al fine di utilizzare la plastica solo dove serve e nella giusta quantità; inoltre, è molto più complesso lavorare con il materiale riciclato che con quello vergine, sia nella fase di progettazione dello stampo sia nella fase della scelta dei materiali e delle caratteristiche meccaniche della pressa e dei suoi componenti”.
Ed è proprio per la complessità del pallet e della lavorazione di materiale riciclato che entrano in gioco l’ecodesign e la definizione del progetto, a cui Relicyc riserva particolare attenzione prima attraverso accurate simulazioni, poi con verifiche visive su prototipi 3D e, infine, tramite prove pratiche sul pezzo stampato, per ottenere un prodotto performante, in linea con quanto richiesto dal cliente e che utilizzi il materiale nel modo più efficiente possibile.
“Riteniamo molto importante che i nostri sforzi siano oggettivamente misurabili e l’aderenza a normative ISO è un ottimo modo per poter comunicare ai nostri clienti e collaboratori il nostro impegno e la nostra serietà con attestazioni di terze parti qualificate, non solo con autocertificazioni - conclude Minuzzo -. Per questo abbiamo voluto, tra le altre cose, uno studio LCA sul nostro pallet, passaggio obbligato per arrivare, entro aprile, alla dichiarazione ambientale di prodotto (EPD secondo UNI ISO 14025),una certificazione volontaria che mette in evidenza le prestazioni ambientali del nostro prodotto per poi migliorarne la sostenibilità”.