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12 Gen 2023

Tirolo, nessun incremento per il traffico mezzi pesanti: si rischia la recessione

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È l'allarme lanciato da Thomas Baumgartner, presidente ANITA.

 

ROMA – I dati relativi ai volumi di traffico dei veicoli pesanti in transito nel Tirolo nel 2022 attraverso il Brennero hanno evidenziato numeri sostanzialmente invariati rispetto al 2021, con preoccupanti riduzioni fino al 10% mensile nell’ultimo quadrimestre dell’anno. Dopo un calo nell’anno pandemico 2020 del 5,7%, il volume di traffico aveva fatto registrare una rilevante ripresa nel 2021, per poi fermarsi nel 2022 allo stesso livello senza alcun incremento sostanziale.

 

“Ciò significa che la produzione italiana si è fermata ed è preoccupante il calo registrato nell’ultimo quadrimestre, che potrebbe preludere una recessione per il 2023.” - ha dichiarato preoccupato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner.

 

Mentre il traffico pesante diminuisce nel 2022 il traffico leggero in entrata e uscita al Brennero ha registrato un forte aumento del 64%, grazie soprattutto alla ripartenza del turismo. Rispetto ai 2,4 milioni di mezzi pesanti al Brennero sono infatti transitati quasi 11 milioni di mezzi leggeri. 

 

 “Se si vuole parlare di saturazione del corridoio del Brennero occorre considerare anche il traffico di veicoli leggeri che sono quattro volte tanto il traffico pesante e si concentrano per lo più nei periodi feriali e nei fine settimana. Un eventuale sistema a slot per gestire il traffico lanciato del Presidente della Provincia di Bolzano dovrà prendere in considerazione anche questi traffici che sono la causa principale dei conosciuti intasamenti e incolonnamenti.”  - fa presente Baumgartner - “Per evitare intasamenti di TIR basterebbe permettere la circolazione anche di notte e abolire il doppio pedaggio notturno sul versante austriaco dell’autostrada del Brennero tra il confine italiano e Innsbruck, senza prevedere nessun sistema di slot, o almeno prima di inventare sistemi farraginosi e costosi occorre rimuovere le cause di eventuali intasamenti o sovraccarichi dell’infrastruttura” - prosegue il Presidente di ANITA.

 

ANITA e le altre associazioni di categoria hanno richiesto al Ministro Salvini di adoperarsi quanto prima per aprire la procedura di infrazione alle normative comunitarie verso l’Austria che da anni in modo protezionistico e discriminatorio impedisce l’interscambio di merce tra l’Italia e il nord Europa con enormi danni per la propria economia, mentre esclude dalle limitazioni tutti i traffici di origine o destinazione del Tirolo.

 

Dall’analisi dei dati relativi alle uscite ed alle entrate autostradali dell’A22 nell’Alto Adige si nota inoltre come degli oltre 4 milioni di veicoli pesanti entrati e/o usciti dai caselli, il 42% sono passati dai caselli che non riguardano l’uscita o l’entrata del Brennero e quindi si riferiscono al traffico locale, mentre solamente il 58% sono registrabili come traffico di transito.

 

“Se ci lamentiamo del traffico pesante sulle autostrade dobbiamo sempre considerare che in gran parte è dovuto alle esigenze locali per l’approvvigionamento e funzionamento del sistema economico e sociale, come ha dimostrato il periodo pandemico dove dopo l’imposto blocco di pochi giorni del traffico di merci si è dovuti correre ai ripari e permettere nuovamente la circolazione dei camion.” - ha concluso Thomas Baumgartner.

 

Fonte: ANITA

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