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16 Dic 2022
Come riportato ampiamente dalle agenzie di stampa, il ministro Salvini ha incontrato nella giornata di mercoledì le federazioni dell’autotrasporto per inaugurare un primo confronto e fare il punto sulle tante problematiche e criticità collegate alle attività di trasporto. Essendo Conftrasporto una rappresentanza di interessi diffusi, sono stati trattati temi inerenti al mondo del trasporto marittimo, su gomma, su rotaia e dei servizi tecnico nautici.
Nel corso dell’incontro tenutosi successivamente con le federazioni dell’autotrasporto, a cui la Fai ha preso parte come componente dell’Unatras, si è potuto riallacciare i fili sulle problematiche ancora irrisolte e ribadire gli impegni contenuti nei protocolli di intesa sottoscritti nel tempo con il dicastero. Ricordiamo che è proprio grazie a questi accordi se si è giunti all’emanazione dei provvedimenti che hanno ristorato i maggiori costi sostenuti dalle imprese del settore a causa della guerra e della pandemia, fornendo risposte alle criticità esistenti. Altre questioni sono rimaste pendenti, anche per la sopravvenuta tornata elettorale.
L’occasione ha consentito di evidenziare quelle che sono le precondizioni essenziali per realizzare quella indispensabile sintonia tra il livello politico e le rappresentanze di categoria.
Per questo occorrerà che il ministro individui un referente politico che tenga i rapporti con il mondo associativo, con il quale affrontare le numerose e diverse tematiche sul tavolo. Ma anche che si definiscano le regole in grado di individuare quali siano i corpi intermedi che abbiano la reale rappresentanza delle imprese dei vari comparti.
Sempre per mettere in sintonia le esigenze delle imprese di autotrasporto con quelle legate alla sicurezza, è stata segnalata al ministro la necessità di dare attuazione ai controlli per determinare, allorquando si verifichino incidenti gravi con decessi e feriti gravi, i comportamenti di tutti gli attori della filiera del trasporto. Così, col coinvolgimento tanto del Ministero dei Trasporti quanto di quello dell’Interno, si darebbe finalmente applicazione al principio della responsabilità condivisa. Ricordiamo che tale norma, introdotta con Dlgs n. 286/2005, è stata inserita nel Codice della Strada e, se applicata, darebbe una risposta concreta al tema sicurezza. Sempre per mettere in sintonia le esigenze delle imprese di autotrasporto con quelle legate alla sicurezza, è stata segnalata al ministro la necessità di dare attuazione ai controlli per determinare, allorquando si verifichino incidenti gravi con decessi e feriti gravi, i comportamenti di tutti gli attori della filiera del trasporto. Così, col coinvolgimento tanto del Ministero dei Trasporti quanto di quello dell’Interno, si darebbe finalmente applicazione al principio della responsabilità condivisa. Ricordiamo che tale norma, introdotta con Dlgs n. 286/2005, è stata inserita nel Codice della Strada e, se applicata, darebbe una risposta concreta al tema sicurezza.
Garantire l’effettività dei controlli, la funzionalità delle motorizzazioni, il rispetto delle norme sociali è essenziale. In particolare, la verifica dell’applicazione dei costi minimi di sicurezza, elaborati dal ministero, è uno strumento essenziale per sventare il rischio di pratiche commerciali scorrette e lesive tanto della concorrenza quanto della sicurezza. Sarebbe questa un’operazione che il ministro potrebbe avviare in piena legittimità e che sarebbe di grande supporto all’azione che intende portare avanti nell’interesse dei cittadini.
L’incontro è stato, dunque, l’occasione per riannodare i fili del confronto e riprendere quelle tematiche spesso affrontate ma mai risolte. Lamentarsi dei numerosi decessi ed incidenti che avvengono sulle nostre strade e non dare attuazione alle normative che potrebbero ridurre la frequenza di questi eventi e salvaguardare la sicurezza, significa perseverare in un grave errore che danneggia sia i cittadini che gli operatori. Anche le ultime notizie sugli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine presso alcune aziende, che hanno portato alla luce numerose violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro e sugli adempimenti fiscali, sono la riprova di quanto sarebbe utile ripartire dal rispetto delle regole.
Fonte: CONFTRASPORTO