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12 Dic 2022

Danone e Banco Alimentare insieme per aumentare la pianificazione logistica

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L’obiettivo è di rispondere al bisogno alimentare sempre più crescente in modo più efficiente.

 

MILANO - La partnership tra Danone e Banco Alimentare, dopo 10 anni di amicizia e collaborazione, continua e vuole guardare avanti, raccogliendo le sfide che il settore sta affrontando. Un impegno che non a caso trova le sue origini in Danilo Fossati fondatore di Mellin – azienda Danone specializzata in alimenti per bambini e neonati - e fondatore del Banco Alimentare, attualmente costituito da 21 organizzazioni territoriali e da Fondazione Banco Alimentare Onlus. Un legame che ha visto sempre le due realtà collaborare e portare avanti gli impegni in questi anni con determinazione e dedizione. Per il 2023 si lavorerà in modo innovativo per il settore sullo scambio di informazioni e integrazione logistica tra i reparti di Danone e i Banchi Alimentari regionali per cercare di soddisfare sempre più e al meglio la domanda crescente. Uno sforzo organizzativo che dovrebbe consentire a entrambe le realtà una pianificazione migliore delle donazioni e allo stesso tempo ridurre ulteriormente gli sprechi alimentari.

 

Danone nell’ultimo biennio ha donato al Banco Alimentare oltre 160.000 kg di prodotto e consentito la distribuzione di cibo pari a 324mila pasti nella sola Lombardia.

 

“Il rapporto tra Banco Alimentare della Lombardia e Danone -dichiara Dario Boggio Marzet, Presidente di Banco Alimentare della Lombardia-non è solo una partnership virtuosa tra profit e non profit, è una profonda e storica Amicizia che si basa sui medesimi valori e su una progettualità concreta e condivisa. Ringraziamo sentitamente Danone per il rinnovo ed il consolidamento della collaborazione con l’impegno di lavorare insieme in modo sempre più efficiente per poter dare una risposta ancor più incisiva all’emergenza alimentare anche infantile in crescita nella nostra comunità.”

 

L’impegno si basa su tre pilastri: donazione di prodotti, donazione economica e volontariato aziendale.  A cui oggi si aggiunge la ricerca di una pianificazione logistica insieme ai Banchi Alimentari regionali allo scopo di efficientare il sistema favorendo i Banchi nella distribuzione dei prodotti e fare da apripista a una collaborazione più profonda, basata sullo scambio di informazioni.

 

“Abbiamo cominciato 10 anni fa a collaborare con il Banco Alimentare per contribuire a fare del bene e per donare le nostre eccedenze alimentari in un’ottica antispreco - dichiara Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato Danone Italia e Grecia –.  La nostra collaborazione integra la donazione di prodotto con una donazione economica essenziale per garantire al Banco Alimentare la movimentazione delle merci. E inoltre grazie anche alle nostre policies interne all’avanguardia - abbiamo messo a disposizione ore di volontariato delle nostre persone, da dedicare ai nostri partner che con impegno e competenza sul territorio riescono a garantire milioni di pasti gratuiti ogni anno. Per il 2023 ci siamo seduti al tavolo con gli amici di Banco Alimentare e insieme a loro, ascoltando le loro esigenze, abbiamo impostato una nuova strategia di collaborazione che va nella direzione di sprecare sempre meno e aiutare al meglio le persone che più si trovano in difficoltà, un’ulteriore conferma del nostro impegno come BCorp e Società Benefit a ricoprire un ruolo di responsabilità sociale nei confronti delle comunità in cui operiamo”.

 

“E’ con gratitudine che guardiamo a questa significativa iniziativa di Danone e all’ impegno di voler ottimizzare e rendere più efficiente il recupero delle eccedenze allargando l’orizzonte all’intero territorio nazionale così da poter raggiungere le persone bisognose anche laddove non fisicamente presenti con loro centri” -dichiara Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus.

 

In Italia sono sempre di più le persone che chiedono aiuto per la spesa o per un pasto rivolgendosi alle 7.600 strutture caritative in rete con Banco Alimentare. Come evidenziano gli ultimi dati Istat nel 2021 in Italia erano in condizione di povertà assoluta circa 5,6 milioni di individui (di cui 1,4 milioni di minori). Numeri enormi che purtroppo, data la situazione di incertezza economica e gli effetti inflattivi sull’economia occidentale, generano ulteriore e marcata preoccupazione per affrontare il 2023.

 

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