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28 Nov 2022
Un settore poco conosciuto e molto discusso, spesso criticato ma ancora non approfondito. Sono questi i presupposti che hanno dato vita a INNOVALAB, un grande appuntamento di dialogo e confronto, ideato e promosso da Due Torri S.p.A., società bolognese attiva dal 1974 nell’ambito dei trasporti e della logistica, giunta oggi al terza generazione.
INNOVALAB è una fucina di idee, come indica il nome stesso dell’iniziativa, una condivisione di trend e un momento di conoscenza per avere una fotografia del mondo logistico, mettendo in correlazione diretta Istituzioni, Aziende e Player. Attraverso ricerche e dati, il convegno traccia uno scenario più che esaustivo su quelle che sono le potenzialità di un settore determinante per lo sviluppo.
Ben quattro le tavole rotonde organizzate venerdì 25 novembre presso MAST. Auditorium, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia. Il centro polifunzionale e spazio espositivo realizzato a Bologna dalla omonima Fondazione MAST ha accolto 120 ospiti convocati nel suggestivo contesto post industriale e oggi location museale d’eccellenza per discutere di tematiche spesso sotto i riflettori della cronaca, ma mai prima di questo evento messe in correlazione. Istituzioni, tessuto produttivo e addetti ai lavori hanno interagito con un panel di professionisti di primissimo piano per tracciare la via verso una logistica sempre più etica e sostenibile.
“Con quasi 50 anni di esperienza, desideriamo creare un dialogo tra tutta la filiera – spiega Andrea Franceschelli, Vice President & Managing Director di Due Torri S.p.A. e promotore dell’iniziativa – permettendo un confronto tra tutti gli attori coinvolti, dalle Istituzioni alle Imprese, fino ai Player della logistica. Solo così è possibile uno scambio di vedute e tracciare una rotta verso un futuro più sostenibile, a livello economico, etico e ambientale”.
Considerato erroneamente come l’ultimo anello di una catena che dal produttore arriva al consumatore, il settore logistico è sempre stato valutato come il protagonista dell’ultimo miglio, senza considerare il valore aggiunto reale che una logistica evoluta può garantire sia al pubblico che ai lavoratori diretti, fino alle positive ripercussioni in termini di abbattimento dell’impatto ambientale, del traffico e della vivibilità di infrastrutture stradali.
“Ritmi di vita sempre più accelerati, la crescita degli acquisti on line, ma anche il prezioso ruolo svolto durante i lockdown imposti dalla pandemia Covid-19 hanno in parte mutato il percepito del settore e gli stessi operatori avvertono la necessità di farsi non solo portavoce di una categoria, ma ambasciatori di una logistica etica e più pulita”– spiega Andrea Franceschelli, entusiasta dei riscontri raccolti dall’evento - “Seppur strategica, la logistica può avere un reale valore aggiunto, concreto e fattivo, a patto che tutta la filiera sia propositiva e riesca a delineare un futuro che tenga in considerazione le diverse necessità e le grandi opportunità che una collaborazione trasparente e convinta può portare”.