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22 Nov 2022
Sarà quasi dimezzato lo scontro sui prezzi dei carburanti. Lo si legge nella bozza del decreto atteso in Consiglio dei ministri insieme alla legge di bilancio. Se fosse confermato, le accise sulla benzina passerebbero infatti a 578,40 euro fino al 31 dicembre 2022, mentre quelle su oli da gas o gasolio usato come carburante, in pratica il diesel, passeranno, sempre fino a fine anno, a 467,40 euro per mille litri. Lo si evince dalla bozza del decreto atteso in cdm insieme alla legge di bilancio. Si passa dunque da uno scontro di 30,5 centesimi a un taglio di 18,3 centesimi in meno.
Cosa c'è nella manovra Meloni
Secondo fonti del governo, il taglio dello sconto non penalizzerebbe gli autotrasportatori ma il Codancos si dice contrario: “Si tratta di una misura assurda che avrà effetti diretti e indiretti pesantissimi sulle tasche degli italiani – spiega il presidente Carlo Rienzi – In primo luogo la riduzione del taglio delle accise provocherà un rialzo immediato dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa di 12,2 centesimi al litro e una maggiore spesa pari a +6,1 euro a pieno, +146 euro annui a famiglia ipotizzando due pieni mensili di carburante, conto che sale al crescere dell’utilizzo dell’automobile da parte dei cittadini. In secondo luogo, fatto ancora più grave, l’abbassamento del taglio dell’accisa produrrà pesanti effetti indiretti, con un aumento dei prezzi al dettaglio per i beni trasportati, considerato che l’85% delle merce in Italia viaggia su gomma. Ci saranno quindi conseguenze negative sull’inflazione, in un momento in cui i listini al dettaglio andrebbero calmierati”. Leggi tutta la notizia
Fonte: TODAY