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23 Giu 2022
BRUXELLES - L'Europarlamento ha approvato la propria posizione sulla riforma del sistema di scambio delle emissioni Ue, l'Ets, con 439 voti a favore, 157 contrari e 32 astenuti. Ha tenuto il compromesso tra i Gruppi politici della maggioranza. Gli eurodeputati hanno anche dato il via libera anche al Fondo Sociale per il Clima. Ora può partire in negoziato con il Consiglio e la Commissione Ue per arrivare a un'intesa definitiva sui provvedimenti.
Rispetto alla proposta della Commissione europea, gli eurodeputati chiedono che la riduzione delle emissioni dei settori Ets sia più graduale nella fase iniziale per accelerare in quella finale, arrivando a un taglio della CO2 del 63% al 2030 rispetto al 2005. La Commissione chiedeva il 61%. Approvata l'estensione del sistema alle emissioni del trasporto marittimo, passa anche l'Ets specifico per edifici e trasporti, ma solo per le aziende. Contrariamente a quanto sostenuto dalla Commissione europea, per evitare che i cittadini debbano sostenere costi aggiuntivi alla pompa del carburante o nella bolletta del riscaldamento, gli eurodeputati chiedono che edifici residenziali e i trasporti privati non siano inclusi nel nuovo sistema prima del 2029, e possano esserlo dopo quella data solo dopo una valutazione dell' impatto della misura. Di conseguenza, il Fondo sociale per il clima - che nei piani originari avrebbe dovuto alimentarsi dai proventi del nuovo Ets - appare ridimensionato rispetto alla proposta della Commissione europea. Leggi tutta la notizia
Fonte: ANSA