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09 Giu 2022
“Sarebbe stato assolutamente penalizzante per le imprese della logistica italiana se il Parlamento Europeo avesse votato a favore della riforma dell’ETS”.
A dirlo è il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, che aggiunge: “Una simile decisione avrebbe di fatto comportato una ‘monetizzazione dell’ambiente’, se la proposta non fosse stata ritirata dal relatore e riportata in Commissione Ambiente. Consentire di inquinare pagando non ci sembra la soluzione più adeguata”.
“Le ripercussioni sul trasporto italiano saranno pesantissime e si aggiungeranno alle evidenti difficoltà in cui già versano gli operatori del settore, recando grave pregiudizio ai lavoratori e alle imprese qualora in Commissione Ambiente le proposte di modifica avanzate dal PPE, e in particolare dall’On. Antonio Tajani, non trovassero riscontro”.
In merito a questo argomento si pubblicano le dichiarazione dell’On. Tajani.
Tajani, ‘si approvi emendamento che limita stop al 90%’
(ANSA) – STRASBURGO, 08 GIU – E’ previsto per le 17 il voto sul capitolo auto nell’ambito del pacchetto clima. La votazione, nonostante la serie di rinvii ad altri dossier del Fit for 55, è confermata e riguarderà lo stop alla vendita di auto a benzina, gpl o diesel dal 2035. Il rischio è che anche questo capitolo del pacchetto clima non passi, come è accaduto per la riforma del sistema Ets. Sullo stop alle auto a combustione interna, peraltro, si oppone il Ppe, che ha presentato un emendamento che riduce al 90% delle emissioni inquinanti lo stop.
“Dire no a questo emendamento significa far perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro in Italia. Spiace che la sinistra abbia dimenticato cosa significa la politica industriale”, ha sottolinea il vicepresidente del Ppe Antonio Tajani. (ANSA).
Fonte: CONFTRASPORTO