29 Apr 2022

Pubblicato l'Almanacco della Logistica 2022 di Confetra

 

Recuperati i volumi movimentati in quasi tutti i comparti.

 

La fotografia che emerge dall'Almanacco della Logistica 2022 elaborata dal Centro Studi Confetra - Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica - mostra un settore che ha saputo reagire con forza all'impatto della pandemia, recuperando i volumi movimentati in quasi tutti i comparti.

 

Il traffico stradale e autostradale dei veicoli pesanti ha recuperato il dato pre-pandemico e il traffico ai valichi alpini ha fatto da traino con un amento del 6,8% rispetto al 2019.

 

Anche le merci movimentate via aerea hanno fatto registrare una forte espansione che ha consentito il recupero integrale dei volumi del 2019, con una forte polarizzazione nello scalo di Malpensa che ha gestito quasi il 73% dell'intero traffico nazionale.

 

Il traffico ferroviario non ha interrotto il suo trend di crescita sia in termini di treni-km (+13,5%) sia di tonnellate di merce trasportata (+16,6%), un andamento indice di treni sempre più pesanti.

 

Molto più variegato è l'andamento nel settore marittimo dove ad un sostanziale recupero del traffico contenitori gateway si è affiancata una consistente crescita di quello di transhipment ed una consistente contrazione delle rinfuse liquide. Bene il traffico Ro-RO che recupera e supera abbondantemente i volumi del 2019, così come le rinfuse solide.

 

"Pensavamo di intravedere la luce in fondo al tunnel dopo due anni difficili - spiega Guido Nicolini Presidente Confetra - ma dobbiamo, purtroppo, questa ulteriore terribile crisi legata al conflitto russo-ucraino. Auspichiamo si trovi il prima possibile una soluzione pacifica che ponga fine al drammatico esodo dei profughi e alla perdita di vite umane. Ma anche dal punto di vista economico lo scenario è di grande incertezza.

Sappiamo purtroppo che ci sono effetti psicologici che impattano sulle vicende economiche quanto e forse ancor di più di fattori oggettivi. In una fase come questa, quindi, è difficile sostenere una ripresa degli investimenti e una capacità del tessuto industriale privato di agganciare le sfide della transizione digitale e ambientale. Tutte le materie prime hanno subito fortissimi rialzi, da quelle legate all'energia a quelle dell’ambito alimentare. Tutto ciò non può che avere un impatto pesante, tutti gli analisti convengono nel dire che questi rincari divoreranno, purtroppo, una parte importante della ripresa."

 

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