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07 Apr 2022
MILANO - Monitorare la movimentazione di microfoni, fari e consolle di un teatro, fare la spesa in un minimarket senza commessi, ridurre le frodi per i resi di capi d abbigliamento di lusso. Pur essendo estremamente diverse tra loro, queste attività hanno qualcosa in comune: l'utilizzo di una tecnologia, l'Rfid, il sistema di identificazione in radiofrequenza, e non appartengono a scenari futuri ma sono già una realtà per alcune aziende. La loro esperienza è stata al centro di due workshop che GS1 Italy ha organizzato con l'RFID Lab dell Università di Parma per far conoscere benefici e opportunità del tag in radiofrequenza e dell'EPC, il codice di identificazione standard GS1, a una platea di imprese il più ampia possibile.
"L'obiettivo di GS1 Italy nell'organizzare questi due workshop è quello di portare all'attenzione delle aziende la voce di altre aziende, aziende che hanno implementato la tecnologia Rfid insieme alla voce di solution provider che le hanno aiutate e supportata in questa integrazione - ha detto Linda Vezzani, GS1 visibility and RFID standards specialist di GS1 Italy - Il focus è esclusivamente legato all'operatività, questo con l'auspicio che gli spettatori si possano immedesimare nelle situazioni e quindi magari individuare delle fonti di ispirazioni per poter apporre soluzioni o trovare soluzioni alle loro operatività quotidiane".
I due workshop, che rientrano nell'ambito del più ampio progetto dedicato all'Rfid da GS1 Italy, hanno volutamente un approccio centrato sui processi proprio perchè comuni a settori molto distanti tra loro. Il primo di questi due percorsi analizza l'applicazione della tecnologia in radiofrequenza lungo la supply chain attraverso l'esperienza della Fondazione del Teatro Stabile di Torino affiancata dal solution provider Alfacod, della Casa della Salute da Zebra Technologies Italy, di Bayer e Bonterre entrambi supportati da Murata ID Solutions:
"I principali benefici che sono emersi dal racconto delle aziende legate all'ambito supply chain, quindi upstream - prosegue Vezzani - sono certamente legati a una migliore gestione dell'inventario, gestione delle scorte, a un miglior monitoraggio dei flussi inbound e outbound delle merci ma anche per esempio alla gestione degli asset tracking, riduzione dell'out of stock, riduzione dei tempi di carico e scarico delle merci perché sono appunto più monitorate e in generale c'è un migliore tracciamento delle stesse".
Ma a beneficiare dell'uso dell'Rfid è anche la relazione col cliente, al centro del secondo workshop. Parliamo di un retail 4.0, in cui il tag in radiofrequenza si rivela uno strumento utile anche a migliorare le vendite oltre che a generare efficienza sul lato dei costi. Protagoniste in questo caso sono quattro realtà, FrescoBreak, una startup del mondo food, la catena di prodotti sportivi Decathlon e i solution provider Keonn che ha raccontato l'esperienza della innovativa catena distributiva spagnola Ghop e Sensormatic e Temera che hanno portato un caso di protezione del brand legato a un'azienda del luxury fashion:
"I benefici emersi dal racconto delle aziende legati all'ambito retail fanno riferimento anche in questo caso all'accuratezza dell'inventario anche sul punto di vendita, l'efficientamento di quelle che sono le logiche del punto di vendita stesso -ha spiegato Vezzani - consentono anche di gestire addirittura negozi non presidiati che consentono al consumatore di entrare, effettuare in maniera indipendente, autonoma e totalmente automatizzata l'esperienza d'acquisto e uscire; infine durante il workshop abbiamo avuto anche la testimonianza di chi ci ha raccontato come effettivamente l'Rfid possa sopportare maggiori informazioni quindi dare supporto a tutta la parte di analytics e quindi consentire di rendere l'offerta finale, il servizio decisamente più customizzato".
L'Rfid, come testimoniano i due workshop, è riuscito a evolversi passando da un ambito circoscritto come quello della logistica al retail, nelle sue dinamiche più avanzate, abilitando processi di identificazione veloci, accurati e univoci. In questo ambito GS1 Italy continuerà a supportare le imprese interessate attraverso tavoli di lavoro, corsi dell'Academy e sinergie con i solution provider dedicati alle aziende interessate.
Fonte: IL SOLE 24 ORE