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22 Feb 2022
Un'ottantina di affiliati, per la precisione 60 in Italia e 21 nel resto d'Europa, oltre 6 milioni di merci consegnate all'anno, 30 anni di attività e con grandi prospettive. A cominciare dalla nuova governance. Novità in vista per Gruppo Cds, il network con sede principale a Bologna e hub a Milano e Caserta che ha da poco rinnovato la sua governance nel segno della continuità, ma con un chiaro sguardo al futuro eall’innovazione.
A guidare il gruppo composto da aziende e imprenditori che nel settore dei trasporti hanno fatto la storia del Paese è infatti ora Enrico Cognigni, vicepresidente della Nuova Freccia dell'Adriatico di Fermo e già vicepresidente nel precedente mandato di Cds. Al suo fianco due new entry: il vice Luca Ceccarelli, presidente di Ceccarelli Group di Udine, e il consigliere delegato William Giovannini, presidente della Cfp di Modena.
«Il nuovo cda – spiega il neopresidente – proseguirà l'attività della precedente governance, ma con un rinnovato sguardo al futuro, con sempre maggiore attenzione all'ambiente, al risparmio energetico e all'ottimizzazione dei servizi offerti agli affiliati. D'altra parte il network ha proprio questa funzione, ovvero ottimizzare i costi di trasporto tra le varie aziende affiliate in Italia e in Europa, accorciando le distanze e creando punti di scambio».
Particolarmente «onorato per la nuova nomina» è il neo vicepresidente. «Voglio ringraziare innanzitutto mio padre, Bernardino – racconta Luca Ceccarelli –, che mi ha coinvolto sin dal 2010 nelle riunionicon i primi soci a Bologna, ma anche il cda uscente che ha amministrato fino ad ora con sapienza e professionalità. Il nostro obiettivo – prosegue – è continuare a crescere, ad affiliare aziende “selezionate” sia in Italia, sia in Europa, continuando ad offrire una cultura del servizio dell'autotrasporto. Un mondo – conclude – che conosciamo bene visto che Cds è una società amministrata da aziende di trasporto che vivono quindi le stesse problematiche e necessità di chi lavora con noi e, come noi, fa questo mestiere».
Il Gruppo Cds e il nuovo hub all'interporto di Bologna
La storia del Gruppo Cds non è la tipica storia di un’azienda di trasporto. È la storia di tante aziende, fatta da tanti uomini e professionisti del settore che hanno voluto e saputo creare un progetto davvero comune, un “sistema”, una “rete” di piccole e medie imprese, con una profonda conoscenza del loro territorio, in grado di offrire servizi flessibili e di alta qualità. Un’eccellenza che rappresenta una realtà in grado di competere con le grandi aziende logistiche internazionali.
Proprio in quest'ottica, il 25 febbraioil Gruppo Cdsinaugurerà il nuovo hub nell’Interporto di Bologna, non distante da quello attuale. «Una nuova casa – spiega ancora Cognigni – per 5 mila metri quadri di cross docking e il raddoppio delle baie di carico che passano ora a 56 permettendo così di ridurre notevolmente le attese e rendendo le operazioni molto più fluide e veloci».
Nell'ottica di ottimizzazione, inoltre, i nuovi spazi potranno contare anche su una superficie dedicata agli uffici quasi triplicata rispetto alla precedente sede che si trovava sempre nell'interporto bolognese, con la presenza anche di una sala dedicata alla formazione interna per gli affiliati.
Gli impegni per il futuro
«In un momento come quello in cui stiamo vivendo, segnato dall'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia – commenta William Giovannini – senza qualità e certezze non si va da nessuna parte. Ed è proprio in quest'ottica – anticipa – che miglioreremo l'hub Cds di Napoli, così da migliorare il traffico verso il Sud Italia, e potenzieremo quello di Milano a beneficio degli affiliati del Nord Ovest del Paese. Il fenomeno del reshoring, ovvero il rientro in Italia o in Europa di certe produzioni precedentemente svolte oltre oceano – conclude – impone ora di potenziare in questo senso i servizi offerti e il nostro intento è proprio andare ora in questa direzione».