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03 Feb 2022

Revisione veicoli pesanti, uno scenario critico

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Dopo l'incontro Conftrasporto - MIMS, Fiap esprime le sue valutazioni.

 

La Conftrasporto informa che, nel corso di un incontro con il Capo Dipartimento per la Mobilità Sostenibile, Dr. Mauro Bonaretti e con il Direttore Generale della Motorizzazione, Dr. Pasquale d’Anzi del MIMS - Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, sul tema critico delle revisioni dei veicoli industriali, è stato comunicato che è in corso l'adozione di provvedimenti che dovrebbero permettere un "primo sblocco" della situazione, che ha raggiunto, ormai, livelli più che "insostenibili" al punto che in alcuni territori si è verificato il blocco delle prenotazioni e all’impossibilità di effettuare revisioni "fuori sede", come previsto dalla Legge 870/1986.

 

Nello specifico:

 - che entro il mese di febbraio verrà emanato il Decreto Dirigenziale sugli esami degli Ispettori autorizzati, ovvero quelle figure previste dal DM 214/2017, autorizzate ad effettuare il controllo tecnico sui veicoli nell’ambito dei centri di controllo pubblici e privati, previa iscrizione (ottenuto a seguito di una formazione dedicata e al superamento di un esame) nel registro unico degli ispettori istituto presso il Dipartimento della mobilità sostenibile - ex art. 17 del D.M. 15 gennaio 2021 -  vedere circolare FIAP 352/2021 - Revisioni dei mezzi pesanti presso i centri privati – DM 446 del 15 novembre 2021. I Dirigenti del Ministero hanno assicurato che sono già stati formati circa 2.000 ispettori che, una volta sostenuto l’esame, potranno immediatamente accrescere l’organico dei Funzionari da impiegare nelle attività di revisione, anche presso le Motorizzazioni territoriali. Scenario che, secondo una stima fatta dal Ministero, dovrebbe verificarsi nella seconda metà dell’anno;

- che contestualmente, verrà portato a termine l’iter per l’adozione dei provvedimenti ancora mancanti per rendere operativo l’affidamento ai centri privati delle revisioni dei mezzi pesanti. A questo proposito, il Ministero ha stimato che a fronte di 700/800.000 revisioni annuali da effettuare, che occorrerebbero non meno di 300 strutture private accreditate, con i requisiti previsti, per ricondurre la situazione a livello "normali".

 

Il MIMS si è, inoltre, impegnato alla effettuazione di una ricognizione degli Uffici delle Motorizzazioni dove si registrano le maggiori criticità e che tali Uffici saranno invitati a sbloccare le prenotazioni e a calendarizzare da subito delle sedute, con prenotazioni che non dovrebbero andare oltre i 5 mesi.

 

"Il giudizio della FIAP sul tema revisioni è, sinceramente, impietoso e richiede una riflessione approfondita - commenta Alessandro Peron, Segretario Generale della Federazione. La questione revisioni dei veicoli a motore si inserisce nell’ampio contesto della sicurezza nella circolazione stradale e della sicurezza sociale che, in linea di principio, in termini di ambito territoriale, va ben oltre l'ambito nazionale. E’ poi, da sempre, elemento che entra pesantemente nell’organizzazione del lavoro e nell’esecuzione dei servizi delle Imprese che devono porre in essere una gestione mirata, specifica e ciclica dei controlli sui veicoli, che deve tener conto, tecnicamente, della loro tipologia, del loro allestimento (es.: ATP, ADR, ecc.) e, operativamente, del tempo da “investire” o “perdere” per l’osservanza di una fase “obbligatoria”, che allo stato attuale ha una gestione pubblica "in crisi". Con tutte le conseguenze che si proiettano sulla esecuzione dei servizi e dei contratti di trasporto, soprattutto in ambito internazionale. E più le dimensioni in termini di capacità di trasporto dell’impresa aumenta, per numero di veicoli, e più l’organizzazione dell’assolvimento di tale onere diviene impegnativo e richiede certezze e, soprattutto, efficienza. Due requisiti che si devono poi confrontare con quanto avviene negli altri Paesi Europei ed Extra Europei, vista la permeabilità dei confini nazionali indotta dal principio della libera circolazione delle merci e delle persone. E l'elemento tempo, trattandosi di una fase che influenza trasporto e logistica, è decisivo.  Vi è, poi l'aspetto economico delle revisioni da tenere sotto osservazione.  Il passaggio delle revisioni ai privati, quando si verificherà,  genererà sicuramente un incremento degli oneri economici relativi, a carico delle imprese, che si potrà giustificare solo con un cambiamento vero, netto ed evidente, in termini, come già espresso, di certezze ed efficienza nell’esecuzione delle operazioni, elementi ai quali va aggiunta la regolarità. Un incremento dei costi che non potrà superare, comunque, determinati di valori, e che non potranno essere “assorbiti” dall’impresa, bensì proiettati sul costo del servizio di trasporto. Quindi, ben venga ogni passo in avanti verso un cambiamento in meglio della situazione attuale, ma senza distogliere l'attenzione sulla privatizzazione e i sui effetti".

 

Fonte: FIAP

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